Accedi Registrati

Accedi al tuo acconut

Nickname *
Password *
Ricordami

Crea il tuo profilo

I campi contrassegnati con un asterisco sono obbligatori
Nome *
Nickname *
Password *
Verifica password *
Email *
Verifica email *
Captcha *
Reload Captcha

Cesare: L'esercito romano in difficoltà tenta il tutto per tutto




Versione di Cesare: L'esercito romano in difficoltà tenta il tutto per tutto, da 'Corso di lingua latina per il biennio', di Laura Pepe, Danilo Golin. - Dalla grammatica alla traduzione - Unità 14-25 (Volume II)
 
 

 
Signo dato, hostes ex omnibus partibus decurrerunt, lapides gaesaque in vallum conicerunt. Nostri primo fortiter repugnabant neque ullum telum frustra ex loco superiore mittebant et ad eam partem castrorum occurrebant quae, nudata defensoribus, premi videbatur, auxilium ferentes. Cum iam amplius horis sex continenter pugnaretur ac non solum vires, sed etiam tela nostros deficerent atque hostes acrius instarent vallumque scindere et fossas complere coepissent, P. Sextius Baculus, primi pili centurio, quem Nervico proelio compluribus vulneribus confectum esse diximus, et item C. Volusenus, tribunus militum, ad Galbam accurrerunt; eum unam esse spem salutis docent: eruptione extremum auxilium experiendum erat. Itaque, convocatis centurionibus, celeriter milites certiores facti sunt: paulisper proelium intermittendum erat, deinde, dato signo, ex castris erumpendum, omnisque spes salutis in virtute ponenda.
 
 
 
 
 
TRADUZIONE
 
 
 
 
Dato il segnale, i nemici accorsero da tutte le parti, gettarono pietre e giavellotti contro il vallo. I nostri, in un primo momento, li respingevano valorosamente e non scagliavano vanamente alcun dardo da un luogo più in alto e, recando soccorso, correvano in direzione di quella parte d'accampamento, che, privata di difensori, pareva essere sopraffatta. Giacché si combatteva aspramente e senza posa ormai da sei ore ed ai nostri venivano meno le forze, ma scarseggiando pure i dardi ed incalzandoci i nemici, dopoché essi ebbero principiato a frantumar il vallo ed a colmar i fossati, Publio Sestio Baculo, centurione primipilo, il quale abbiamo riferito essersi procurato, nella battaglia di Nervi, molteplici ferite, e parimenti Caio Volseno, comandante dei soldati, accorsero da Galba; lo informarono essere una soltanto la speranza di salvezza: si doveva tentare il tutto per tutto. Dunque, convocati i centurioni, rapidamente i soldati furono informati del piano: per poco si doveva interrompere il combattimento, in seguito, una volta dato il segnale, era necessario fare una sortita dall'accampamento, e si doveva riporre ogni speranza di salvezza nel coraggio.
 
 

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

Immagine relativa alla pagina fan di facebook     Diventa nostro fan
    e seguici su facebook
      


Immagine relativa al canale twitter     Segui il nostro
    canale
Twitter
Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario