Sguardo sintetico alle costituzioni ateniesi
Versione greco tradotta di Aristotele
Ταυτά μέν εν τοις ύστερον συνέβη γενέσθαι καιροις τοτέ δέ κύριος ο δημος γενόμενος…..
Traduzione
Tali cose accaddero nei tempi successivi; ma allora che il popolo, divenuto signore degli affari pubblici, stabilì la costituzione ora vigente, l'arcontato di Pitodoro (403a.C.); e parve che il popolo giustamente si impadronisse del potere, giacché esso stesso fece ritorno con le proprie forze. Era quello, di numero, l'undicesimo dei rivolgimenti politici. Il primo cangiamento infatti fu quello di Ione e di coloro che si trasferirono insieme con lui; giacché allora per la prima volta si nelle quattro tribù e istituirono i re delle tribù. Il successivo cambiamento, che per primo dopo di esso ebbe la forma di una vera Costituzione, fu quello che avvenne sotto Teseo, ed esso deviò di poco dall'istituto regio. Dopo questa, si ebbe la costituzione di Dracone, durante la quale anche, per la prima volta, scrissero le leggi. Il terzo cambiamento avvenne dopo la guerra civile, Sotto Solone, e da esso ebbe inizio la democrazia. Quarta fu la signoria di Pisistrato. Quinta, dopo l'abbattimento dei tiranni, fu la costituzione di Clistene, più democratica che quella di Solone. La sesta si ebbe dopo le guerre mediche, quando il consiglio dell'Areopago dirigeva lo stato. Settima, dopo questa fu la Costituzione che indicò Aristide; ed Efialte la condusse a compimento indebolendo il consiglio dell'Areopago; e durante essa accadde che la città commettesse parecchi errori per colpa dei demagoghi, a causa del dominio marittimo. Ottava fu l'istituzione dei quattrocento e dopo di essa si ebbe la nona, cioè nuovamente la democrazia. Decima fu la signoria dei trenta e dei dieci. Undicesima fu la costituzione posteriore al ritorno da File e dal Pireo, e da essa si è giunti al regime attuale, che conferisce sempre nuovo potere alla moltitudine.