Versione di greco tradotta di Apollodoro
Ἀσκληπιὸς Ἀπόλλωνος παῖς ἦν καὶ Κορωνίδος. Τοῦτον, τῆς μητρὸς ἀποθανούσης, ἔτι βρέφος ὄντα πρὸς Χείρωνα τὸν Κένταυρον ἤνεγκεν Ἀπόλλων, παρ᾿ᾧ τρεφόμενος καὶ τὴν ἰατρικὴν καὶ τὴν κυνηγετικὴν ἐδιδάχθη. Καὶ γενόμενος χειρουργικὸς καὶ τὴν τέχνην ἀσκήσας ἐπὶ πολὺ οὐ μόνον ἐκώλυέ τινας ἀποθνήσκειν, ἀλλ᾿ἀνήγειρε καὶ τοὺς ἀποθανόντας. Παρὰ γὰρ Ἀθηνᾶς λαβὼν τὸ ἐκ τῶν φλεβῶν τῆς Γοργοῦς ῥυὲν ἇμα, τὸ μὲν ἐκ τῶν ἀριστερῶν ῥυὲν πρὸς φθορὰν ἀνθρώπων ἐχρῆτο, τὸ δὲ ἐκ τῶν δεξιῶν πρὸς σωτηρίαν. Καὶ διὰ τούτου τοὺς τεθνηκότας ἀνήγειρεν. Ζεὺς δὲ ἐμέλλησε ῥίπτειν Ἀπόλλω εἰς Τάρταρον, δεηθείσης δὲ Λητοῦς, ἐκέλευσεν αὐτὸν ἐνιαυτὸν ἀνδρὶ θητεῦσαι.
Traduzione
Asclepio era figlio d'Apollo e di Coronide. Morta la madre, Apollo lo portò, che era ancora fanciullo, dal centauro Chirone, presso il quale, mentre era nutrito, fu anche educato alla medicina ed alla caccia. Divenuto medico, ed esercitata la propria arte su molti, non solo impedì ad alcuni di morire, ma resuscitò anche i morti. Difatti, portato presso Atene il sangue scaturito dalle vene di Gorgone, quello scaturito dalle vene sinistre serviva per la rovina degli uomini, mentre quello scaturito dalle vene di destra, per la salvezza. E per mezzo di questo resuscitava i morti. Zeus, temendo che gli uomini, trovata la panacea, si aiutassero l'un l'altro, lo colpì con uno strale. Dunque Apollo, adiratosi, uccise i ciclopi che avevan forgiato il fulmine di Zeus. Zeus, dunque, fu sul punto di spedire Apollo nel Tartaro. Giacchè fu supplicata Latona, gli ordinò di andare a servire un umano per un anno.