Essendo per natura dotati di ragione e amanti dell’arte, ci sentiamo ben disposti verso ciò che è fatto ragionevolmente e artisticamente e lo ammirano quando esso ci capiti dinnanzi. Infatti come l’ape, desiderando il dolce, si aggira per tutta la selva nella quale vi sia alcunché di melato e lo ricerca, così l’uomo, che è nato amante dell’arte e del bello, suol desiderare e amare ogni opera e ogni azione che partecipi di mente e di ragione. Se pertanto a un piccolo fanciullo qualcuno presentasse da una parte del pane, dall’altra un cagnolino o un piccolo bove foggiato della medesima farina, tu lo vedresti correre da questa parte; similmente se qualcuno gli andasse innanzi e gli porgesse un pezzo d’argento, egli preferirebbe quest’oggetto, nel quale frammisto l’elemento artistico e ragionevole. Analoga è l’impressione che proviamo dinnanzi agli spettacoli; per esempio ci prende ripugnanza nel vedere persone morenti e inferme; invece di fronte a Filottete dipinto o a Giocasta effigiata sentiamo piacere e ammirazione.