Ognuno che abbia senno teme e rispetta le preghiere dei genitori, sapendo che esse a molti e spesse volte sono state esaudite. Poiché dunque tali cose sono state per natura così disposte, per gli uomini virtuosi costituiscono un vero tesoro i genitori vecchi, che vivono fino agli estremi limiti della vita; e se essi se ne vanno ancora giovani, vengono fortemente rimpianti; invece per i cattivi essi sono assai temibili. Ciascuno pertanto tributi ai propri genitori tutti gli onori che sono stabili per legge, indottovi dal ragionamento testé fatto. Se dunque qualcuno ha una fama priva di questi proemi, per costoro verrebbe posta giustamente la seguente legge: se qualcuno in questa città si comporti più negligentemente del conveniente di fronte ai suoi genitori, e non rivolga la sua attenzione in ogni cosa e non soddisfi i desideri dei genitori più quelli dei figli e di tutti i propri discendenti e quelli propri, chi subisce qualcuno di questi torti lo denunci, o egli personalmente o inviando qualcuno, ai tre più anziani tra i custodi delle leggi, e d’altra parte a tre delle cosiddette custodi delle nozze. Coloro se ne diano cura, punendo coloro che commettono la colpa con sferzate e carcere, se sono ancora giovani fino ai trent’anni; e le donne fino a dieci anni di più vengono colpite dalle stesse punizioni. Se poi, avendo oltrepassato tali anni, non smettono le stesse negligenze di fronte ai genitori, anzi se alcuni li maltrattano, li conducano al tribunale composto di centouno fra i cittadini, quelli che siano i più anziani fra tutti.