Utilità dell’esercizio delle armi
Versione greco tradotta di PlatoneΉ οπλομμαχία ονήσει μεν καί εν τη μαχη αυτη οταν εν τάξει δέν μάχεσται μετα…..
Traduzione
L’esercizio delle armi gioverà anche durante la battaglia stessa, quando occorra combattere in fila insieme con parecchi altri; ma grandissimo sarà il suo vantaggio quando si sciolgono le file e ormai occorra che uno a corpo a corpo o inseguendo dia addosso a un nemico che si difende o anche in fuga dagli assalti altrui; né da uno solo potrebbe uno solo che conosca quest’arte ricevere alcuna offesa e forse neppure da più nemici, ma sotto ogni rispetto in tal caso avrebbe vantaggio. E per di più uno studio siffatto spinge anche al desiderio di un’altra bella arte: infatti chiunque abbia imparato a combattere armato desidererebbe pure l’arte connessa, cioè quella della tattica; e una volta che abbia imparato quest’arte e in essa abbia riposto il suo onore, sentirà altresì un impulso per tutto ciò che riguarda la strategia; e ormai è evidente che nobili e assai degne di essere conosciute ed esercitate da un uomo sono tutte le arti e le occupazioni connesse con queste e che ad esse farebbe da guida l’arte di cui parliamo. Faremo a ciò un’aggiunta non piccola, cioè che questa disciplina renderebbe in guerra ogni uomo di non poco più ardito e più coraggioso di se stesso. E non disdegniamo di dire, anche se a qualcuno sembri cosa di più scarso conto, che l’uomo appare anche di più bell’aspetto là dove occorre che sia di più bell’aspetto, là dove in pari tempo, in grazia alla prestanza fisica, apparirà anche più terribile ai nemici.
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