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Pantea arma Abradata per il combattimento - Versione di greco tradotta di Senofonte


Kαί τω Aβρδάτα τό τετράρρυμν άρμα καί ϊππων όκτώ παϒκάλως έκεκόσμητο….

 

Traduzione

E per Abradata era stato elegantemente allestito il cocchio a quattro timoni e ad otto cavalli. Quando poi egli stava per indossare il corsaletto di lino, ch’era proprio di quelli genti, ecco Pantea gliene porta uno d’oro e un elmo pure d’oro e armille e larghi braccialetti da mettersi attorno al carpo delle mani e un chitone purpureo scendente fino ai piedi, pieghettato nella parte inferiore, e un pennacchio tinto nel color del giacinto. Tali arnesi aveva preparato di nascosto dal marito prendendo la giusta misura sulle armi di lui. Ed egli vedendo ciò si meravigliò e chiese a Pantea: “ Certamente tu, o sposa mia, non avrai disfatto il tuo ornamento per farmi coteste armi? ”. “ Per Giove, gli rispose Pantea, non certamente quello più prezioso; giacchè, se tu anche gli altri sembrerai essere quale sembri a me, sarai per me l’ornamento più prezioso “. Mentre diceva tali cose lo rivestiva delle armi e cercava di non lasciarsi scorgere, ma le lacrime le scorrevano giù dalle guance. E quando Abradata, che già prima era degno d’esser veduto, si fu rivestito di queste armi, apparve bellissimo e dignitosissimo, dal momento che anche la natura vi concorreva: e, prese le briglie dall’auriga, si accinse ormai a salire sul cocchio.
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