Ciro dunque così parlò; dopo di lui si alzò Crisanta e prese a dire in questo modo: “ Ma sovente già, o uomini, anche altrove io osservai che un buon comandante non differisce punto da un buon padre; infatti i padri si prendono cura dei figli, affinchè a loro non vengano mai a mancare i beni, e a me sembra ora che Ciro procuri a noi le cose in grazia alle quali noi potremmo sempre vivere felici. Ma quello che pare egli abbia rivelato meno chiaramente di quanto fosse necessario io cercherò di indicarlo a coloro che non lo sanno. Considerate infatti: quale città nemica potrebbe essere presa da coloro che non obbediscono? e quale città amica potrebbe essere custodita da coloro che non sono ubbidienti? e quale esercito di disobbedienti potrebbe ottenere vittoria? come maggiormente nelle battaglie potrebbero essere sconfitti gli uomini che quando ciascuno per conto proprio comincia a pensare alla propria salvezza? e quale altro bene potrebbe essere condotto a compimento dai disobbedienti? quali città potrebbero essere legalmente amministrate? o quali case potrebbero essere salvate? come le navi potrebbero giungere la dove è necessario? e noi con quale altro mezzo ci siamo procacciati i beni che ora possediamo più che con l’obbedire al comandante? per questo infatti e notte e giorno subito ci trovammo dove occorreva, e compatti, seguendo il comandante, fummo invincibili e non lasciammo interrotta nessuna delle cose a noi imposte “.