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Le crociate: dalla caduta di Gerusalemme fino al XIII Sec


Cosa si intende con il termine " crociate "


Con il termine crociate, si intendono le spedizioni militari e coloniali, che i feudatari europei occidentali, appoggiati dal clero cattolico e dal ceto borghese e militare condussero, nei paesi del Mediterraneo orientale. Propagandate dal clero, come iniziative religiose iniziarono alla fine del XI secolo e terminarono nel XIII secolo.


Fu la notizia della caduta di Gerusalemme nel 1070, in mano turca, a fornire il pretesto, per scatenare la guerra santa contro gli infedeli. Urbano II,  rispondendo alla richiesta di aiuto dell'imperatore bizantino minacciato dai Turchi, invitò  l'Occidente ad intervenire ed esortò gli strati più poveri a cercare riscatto in Oriente. Ai partecipanti, la Chiesa prometteva: la dilatazione dei debiti e le indulgenze plenarie.


Nel 1096, vi fu, una crociata non ufficiale detta la crociata dei pezzenti, composta da: gente povera e contadina proveniente da Francia, Germania e Italia, che sperava di trovare, la liberazione dall'oppressione dei feudatari in Oriente, e nuove terre in cui insediarsi. Questi erano disarmati, e,  lungo le vie di Costantinopoli, compivano saccheggi, ma furono, quasi tutti sterminati, nel primo scontro contro i Turchi. Nel 1097, vi fu la prima crociata ufficiale, bandita da Urbano II; organizzata e composta da cavalieri ben armati; i crociati in questo caso riuscirono a conquistare, Edessa, Tripoli e Antiochia, e fondarono diversi regni nei territori conquistati (in Siria e Palestina).


Nel 1099 a Gerusalemme, vi fu la fondazione del regno franco, guidato da Goffredo di Buglione, uno dei signori, che aveva guidato la spedizione. Nei territori conquistati, i crociati mantennero gli ordinamenti feudali:  i contadini siriani ed arabi, dovevano pagare il 50% del raccolto, al proprietario terriero, mentre il ceto dirigente, era formato da: nobili e cavalieri. Furono istituiti ordini religiosi, formati da monaci guerrieri, che difendevano i luoghi sacri e i pellegrini, nel percorso in Terrasanta, contro gli infedeli; e vi erano inoltre gli ordini cavallereschi: Templari, Teutonici, Giovanniti e Ospedalieri, di origine francese, tedesca e italiana, composti da: monaci e militari che assistevano i pellegrini durante i loro percorsi.


La seconda crociata si verificò nell 1147 e si concluse nel 1148; essa fu causata dalla caduta di Edessa (1144) in mano ai musulmani. Papa Eugenio III, convinse, Luigi VII re di Francia, e Corrado III imperatore germanico, a muovere contro i Turchi.  Attraverso l'Ungheria e la Bulgaria i combattenti, raggiunsero Costantinopoli; i loro eserciti compivano rapine, nel territorio bizantino, tanto che, l'imperatore Comneno chiese di nascosto, aiuto al sultano dei Turchi, per difendersi. Asserragliati a Damasco, i crociati furono battuti dai Turchi.


Corrado III e suo nipote Federico,  già duca di Svevia, dopo la morte del padre, riuscirono a  trovare rifugio a Costantinopoli. Comneno chiese a Corrado di aiutarlo a riconquistare la Sicilia, in mano ai Normanni di Ruggero II. Ma non ebbe l'esito sperato, poiché oltre ad andare incontro al fallimento, i Normanni, strinsero un'alleanza con i guelfi tedeschi, ostili a Corrado e offrirono appoggio al re di Sicilia, convincendo Serbi e Ungheresi ad attaccare l'Impero bizantino. Nel 1187, Gerusalemme era in mano al Saladino.


Nel 1189, iniziò la terza crociata, terminata nel 1192. Il condottiero turco, il Saladino,  riconquistò il territorio tra Egitto ed  Arabia Occidentale, Gerusalemme e  tutto il territorio franco tranne Tripoli, Antiochia eTiro. A differenza dei cristiani, il Saladino non effettuò  stragi nelle città vinte ai cristiani. La crociata dei re bandita da: Gregorio VII, Riccardo Cuor di Leone (re di Inghilterra),  Filippo II Augusto (re di Francia) e Federico Barbarossa (imperatore germanico giunto in Asia Minore, nel fiume Selef morì annegato lasciando il suo esercito allo sbando in Terrasanta). Arrivarono Riccardo e Filippo in Terrasanta, questi prese Cipro e sconfisse il Saladino, ma fallí davanti a Gerusalemme, che rimase in mano turca,  e tornò in Occidente. L'unico risultato, fu garantire la salvezza di quanto rimaneva agli Stati cristiani, costringendo il Saladino ad una tregua.


Troppe erano le discordie interne: francesi, inglesi, tedeschi e italiani si combattevano per il possesso di alcuni territori conquistati. Tra il re di Francia e d'Inghilterra vi erano forti contrasti; Bisanzio si alleò con i Turchi, per le violenze dei nuovi arrivati, e convinti che la presenza latina causasse più danni che vantaggi. L'imperatore Isacco (come il suo predecessore Comneno) si convinse di combattere i crociati,  più che aiutarli. Riccardo dopo i contrasti con il re di Francia, rientrato in patria, con altri obiettivi, preferì invece di combatterlo fare pace con il Saladino. Ma al ritorno fu fatto prigioniero e consegnato ad Enrico VI. Sul trono salì Giovannisenza Terra, che  fu messo in soggezione dal re di Francia, Filippo Augusto; tornato libero, Riccardo perdonó il fratello, e riconquistò il trono. Alla sua morte, Giovanni ritornò a regnare entrando in conflitto con Filippo.


La quarta crociata iniziò nel 1200 e terminò nel 1204. Bonifacio II di Monferrato e Baldovino IX di Fiandra, condussero la quarta crociata. Una serie di difficoltá finanziarie, obbligarono Papa Innocenzo III, ad una alleanza con la Repubblica di Venezia, per favorire i propri interessi. Egli bandì la quarta crociata, detta dei veneziani, approfittando della morte del Saladino, ma anche questa crociata ebbe esito negativo, per la cristianità occidentale, tranne che per i veneziani, che trassero vantaggi economici e commerciali. Alla spedizione diretta verso Oriente e i Paesi Baltici, parteciparono i feudatari francesi tedeschi e italiani. Essi decisero di partire da Venezia per servirsi della sua flotta, l'intenzione era conquistare Gerusalemme, dopo avere occupato l'Egitto; ma Venezia, che aveva ottimi rapporti con gli Egiziani, li diresse con l'inganno contro la rivale Bisanzio. I crociati non avevano denaro sufficiente per pagare il viaggio, e accolsero la proposta, di prestare aiuto ai veneziani, (capeggiati da Dandolo), per la conquista di Zara, appartenente al re cattolico d'Ungheria. Indignato Innocenzo III, alla notizia che i crociati volevano combattere un re cristiano, scomunicó i crociati, ma subito dopo, gli concesse il perdono nella speranza che muovessero contro i Turchi.


La quinta crociata iniziò  nel 1217 e terminò nel 1221 e venne organizzata da Papa Innocenzo III e Federico II. In occasione della sua incoronazione Federico II, giurò  di prender parte alla crociata, ma rimandò più volte, provocando tensioni con il Papa. Nel 1227 venne scomunicato da Gregorio IX, e nel 1228, Federico partì per la crociata. Si recò, a Gerusalemme, poiché era in buoni rapporti con il sultano Al-Kamil, avendo sposato in seconde nozze, l'erede alla corona di Gerusalemme, Isabella di Brenne, e si presentò come successore del titolo regale di Gerusalemme. Egli trattò con il sultano, gli fu accordato, a condizione che la città rimanesse indifendibile.

Ma pochi anni dopo, Gerusalemme ricadde  in mano musulmana. La sesta crociata iniziò nel 1248 e terminò nel 1254, fu diretta contro l'Egitto. Luigi IX re di Francia fu catturato e la crociata fallì. Nel 1270 si ebbe la settima crociata in Africa settentrionale (Tunisi). Fu subito bloccata da un'epidemia di peste che uccise il re di Francia.


Nel 1291, San Giovanni Acri, rimase l'ultimo baluardo cristiano in Palestina, e segnò la fine del periodo delle crociate.

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