Seneca: È difficile non curarsi delle opinioni della gente
Cum paucissimis servis, quos unum capere vehiculum potuit, sine ullis rebus nisi quae corpore nostro continebantur, ego et Maximus meus biduum iam beatissimum agimus. Culcita in terra iacet, ego in culcita; ex duabus paenulis altera stragulum, altera opertorium facta est. De prandio nihil detrahi potuit; paratum fuit non magis hora, nusquam sine caricis, numquam sine pugillaribus; illae, si panem habeo, pro pulmentario sunt, si non habeo, pro pane. Vehiculum in quod inpositus sum rusticum est; mulae vivere se ambulando testantur; mulio excalceatus, non propter aestatem. Vix a me obtineo ut hoc vehiculum velim videri meum: durat adhuc perversa recti verecundia, et quotiens in aliquem comitatum lautiorem incidimus, invitus erubesco, quod argumentum est ista quae probo, quae laudo, nondum habere certam sedem et immobilem. Qui sordido vehiculo erubescit, pretioso gloriabitur. Parum adhuc profeci: nondum audeo frugalitatem palam ferre; etiamnunc curo opiniones viatorum.
TRADUZIONE
Con pochissimi servi che poterono entrare in una sola carrozza, senza nessun oggetto se non quelli che potevamo portare addosso, io e Massimo stiamo vivendo già da due giorni in modo assai felice. Il materasso è steso a terra ed io mi stendo sul materasso; dei due mantelli uno è diventato lenzuolo, l’altro coperta. Dal pranzo non si poté togliere nulla; è stato preparato in non più di un’ora, sempre con i fichi secchi e con le tavolette per scrivere; quelli, se ho del pane, servono da companatico, se non ne ho, servono da pane. Il veicolo sul quale sono salito è un carro agricolo; le mule dimostrano di essere vive camminando ; il mulattiere è scalzo, e non perché sia estate. Accetto a fatica di voler far apparire questo veicolo come mio: perdura infatti ancora in me una malvagia vergogna del bene, e tutte le volte che incontriamo qualche comitiva abbastanza elegante, pur senza volerlo, arrossisco, reazione che è la prova che codesti comportamenti che approvo e che lodo non hanno ancora in me una sede sicura e stabile. Chi arrossisce per un mezzo di trasporto povero, si vanterà di uno prestigioso. Ho fatto un progresso ancora scarso: non oso ancora manifestare apertamente la frugalità; ancora adesso mi preoccupo delle opinioni dei passanti.
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