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Dei e sacrifici









Romani multos deos colunt: in deorum numero sunt Saturnus antiquus agriculturae deus Mercurius commercii divitiarumque patronus ac deorum nuntius Neptunus aquarum deus Ianus pacis bellique deus et Vulcanus ignis deus qui officinam in Aetna habet. In dearum numero sunt Diana ferarum atque silvarum dea Vesta familiae patrona et Minerva sapientiae dea. Romani variis caerimoniis et sacrificiis deos honorant: deis deabusque caeli victimae albae sacrificantur nigrae victimae deis deabusque Inferorum; silvarum et aquarum Nymphis myrti atque lauri coronae praebentur. Etiam nunc in Italia et praesertim Romae antiquorum templorum Romanorum multa vestigia exstant.






Traduzione






I Romani venerano molti dei: nella moltitudine degli dei ci sono Saturno, antico dio dell' agricoltura, Mercurio, protettore del commercio e delle ricchezze e messaggero degli dei, Nettuno, dio delle acque, Giano, dio della pace e della guerra, e Vulcano, dio del fuoco, che ha un' officina sull' Etna. Nella moltitudine delle dee ci sono Diana, dea delle fiere e dei boschi, Vesta, patrona della famiglia, e Minerva, dea della sapienza. I Romani onorano gli dei con vari sacrifici e cerimonie: agli dei e alle dee del cielo sono sacrificate vittime bianche, vittime nere agli dei e alle dee degli Inferi; alle Ninfe dei bosche e delle acque sono offerte corone di alloro e di mirto. Anche ora in Italia, soprattutto a Roma, ci sono molti resti degli antichi templi dei Romani.








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