Chi non si meraviglierebbe della stoltezza di Pausania, che, benchè fosse stato benefattore della Grecia ed avesse vinto nella battaglia a Platea, e benchè avesse portato a termine molte altre imprese degne di lode, non solo non matenne la fama che si trovava a disposizione, ma, giacchè aveva anche cari il lusso e lo sfarzo dei Persiani, guastò l'intera dignità di cui godeva prima? Infatti, inorgoglito dai buoni successi, detestava il modo di vivere degli Spartani, imitava la sfrenatezza e lo sfarzo dei Persiani, mentre sarebbe stato necessario che egli non imitasse affatto il modo di vivere dei Barbari.