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Alessandro Manzoni (1785-1873)



Manzoni nacque a Milano nel 1785 ed era figlio del conte Pietro Manzoni e di Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria. A causa dei difficili rapporti tra i genitori egli fu costretto alla vita collegiale inizialmente a Lugano e successivamente a Milano presso i Barnabiti. All’età di sedici anni ebbe uno sbandamento che lo allontanò dalla fede cattolica, ma continuò a coltivare i suoi studi letterari avendo come maestro Vincenzo Monti e come amico Vincenzo Cuoco che gli trasmise la passione per gli studi storici. A questi anni appartengono i suoi primi componimenti poetici dal titolo Il trionfo della libertà e il carme In morte di Carlo Imbonati. Nel frattempo raggiunge a Parigi la madre che si era appena separata dal marito ed entrò nella cerchia dei letterati che rappresentavano l’avanguardia culturale dei primi dell’ 800. Nel 1803 sposò Enrichetta Blondel, giovane ginevrina di religione calvinista che due anni dopo si convertì alla fede cattolica. La produzione letteraria del Manzoni risentì di questa conversione in maniera determinante, ne fanno testimonianza gli Inni sacri in cui i motivi teologici della grazia e della provvidenza sono trattati poeticamente con ardore e intima partecipazione dell’autore all’eterno dramma dell’umanità vissuto alla luce della fede cristiana. Nel 1821, alla notizia della morte di Napoleone, Manzoni compose l’ode il cinque maggio e manifestò la sua partecipazione ai fermenti risorgimentali con l’ode Marzo 1821. A Milano la sua vita fu funestata da vari lutti, gli morirono sei degli otto figli e nel 1833 perse persino la moglie. Nel frattempo pubblicò due tragedie dal titolo Il conte di Carmagnola e l’Adelchi, e dal 1821 iniziò la composizione del suo grande romanzi I promessi sposi che ebbe varie stesure ed edizioni, la prima pubblicata postuma s’intitolava Fermo e Lucia. La definitiva edizione uscì a dispense tra il 1840 ed il 1842 quando lo scrittore si era trasferito a Firenze. Nel 1838 sposò in seconde nozze Teresa Borri, e nel 1848 durante le 5 giornate di Milano incitò i propri figli alle lotte sulle barricate, e nel 1860 venne nominato senatore e partecipò alla seduta solenne nella quale venne proclamato il Regno d’Italia.

Manzoni fu il caposcuola del Romanticismo italiano dando un impulso eccezionale al rinnovamento delle idee e dell’arte in Italia. Per quanto riguarda la sua attività di poeta, si può dire che essa cessò dopo la morte della sua prima moglie; si eccettuano i due tentativi di Inni sacri, dal titolo Natale 1833 e Ognissanti. Manzoni morì nel 1873 e con la sua morte l’Italia perdeva una delle figure più importanti dell’età risorgimentale che aveva rappresentato lo spirito saggio della generazione che costituiva la nuova Italia.
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