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Il Canzoniere: struttura, stile e linguaggio dell'opera principale di Francesco Petrarca



Nelle consuetudini della lirica volgare le raccolte di rime non venivano mai sistemate dagli autori in libri compatti; per la prima volta con Francesco Petrarca una raccolta di componimenti lirici volgari si sistema in un libro, alla cui struttura l’autore dedica una cura estrema. Per questo libro l’autore ha scelto il titolo latino: frammenti di cose volgari di Francesco Petrarca poeta laureato ma i titoli più diffusi nella tradizione sono stati quelli di Canzoniere, Rime o Rime Sparse.


Si tratta di 366 componimenti numerati dallo stesso autore, scritti in tutto l’arco della sua esistenza. Un certo numero di rime rimasero escluse e costituiscono il gruppo delle cosiddette Rime extravaganti. Petrarca svolse sulle sue Rime un lavoro di perfezionamento linguistico e stilistico. Il senso generale del libro viene definito dal sonetto iniziale dal titolo voi ch’avete in rime sparse il suono che invita i lettori a seguire un percorso che va dal primo errore giovanile del poeta dominato da un amore fatto di vane speranze e di vasto dolore al pentimento della vanità delle cose mondane.


Si tratta cioè della storia di una trasformazione, di un errore e di una disillusione. A questa vicenda si riferisce anche la distinzione del libro in due parti:


- la prima segue i momenti della passione amorosa per Laura, ma contiene anche alcune rime politiche o di corrispondenza con gli amici.


- la seconda è caratterizzata dal turbamento e dal disinganno. Il Canzoniere infatti, non è una storia d’amore, ma piuttosto un intreccio di situazioni che valgono come frammenti dell’anima.

 

Laura

 

All’amore per Laura sono dedicati quasi tutti i componimenti del Canzoniere. Il nome della donna allude alla poesia e alle ambizioni culturali del Petrarca: Laura si identifica con il Lauro la pianta trionfale con cui lo stesso Petrarca venne coronato poeta nel ‘41. A differenza di Beatrice, Laura non provoca nell’amante modificazioni e scelte radicali; è invece l’immagine costante di un desiderio che non è possibile colmare, ma che nello stesso tempo diventa una ragione di vita: grazie ad essa, l’io riconosce se stesso.


La morte della donna esprime la negazione d’ogni pace del poeta.


Nel Canzoniere
Petrarca trasforma tutto il repertorio della lirica amorosa volgare. La donna è preziosa e splendente: in primo piano sono le sue nobili vesti, la bianca carnagione del suo volto, su tutte le cose che essa tocca si posa qualcosa di terreno.
 

 

Scelte stilistiche e linguistiche

 

Nel Petrarca essenziale è la ricerca di un linguaggio splendido e prezioso. Il Canzoniere ha imposto a tutta la tradizione successiva un ideale di perfetta misura stilistico-linguistica, di discorso nobile e raffinato.


Dante confronta linguaggi, forme e livelli stilistici diversi. La lingua poetica del Petrarca tende ad una forma pura e assoluta, stabile e incontaminata; e il lungo lavoro di correzione e perfezionamento dei testi è tutto orientato da questo ideale che esclude ogni elemento realistico viene rifiutato ogni plurilinguismo. Mentre il volgare di Dante si costruisce per arricchimento, quello di Petrarca opera per riduzione, puntando sulla ripartizione di alcune forme perfette. Nella lingua del Petrarca opera per riduzione, puntando a una lingua toscana ideale, basata sulla ripetizione di alcune forme perfette. Nella lingua del Petrarca troviamo, semplici battute e rapidi movimenti. La sua poesia rivela anche una straordinaria dolcezza.

 

Il Canzoniere


Oltre alla distinzione tra la prima e la seconda parte del Canzoniere è possibile individuare delle sezioni in base a criteri cronologici e tematici.


- Nella prima sezione vi sono i testi che risalgono alla fase iniziale della scrittura poetica del

Petrarca. Qui sono più espliciti i legami con la tradizione poetica provenzale e silnovistica; numerose citazioni dai classici antichi e frequenti richiami di tipo storico, erudito e mitologico. Molto forte è l’attenzione alla natura e al paesaggio che si confrontano con lo stato d’animo del poeta, le sue pene e i suoi turbamenti.


- La seconda sezione celebra il primo incontro con Laura; seguono poi, i componimenti in cui, si evoca l’immagine della donna e dell’amore nei suoi confronti.


- La terza sezione è la celebrazione di Petrarca a Laura. La condizione dell’innamorato e la figura della donna si fissano come simboli perfetti al di fuori del tempo.


- La quarta sezione introduce il motivo del presentimento della perdita di Laura e l’esaltazione della sua castità.


- La quinta sezione inizia con gli scritti per la morte di Laura. Laura morta è in Paradiso e di lì apre la strada alla salvezza del suo amante terreno.


- Nella sesta sezione si possono inserire le ultime rime rivolte all’analisi interiore, alla ricerca di una pace assoluta che ponga fine a turbamenti e contraddizioni. Laura si è trasformata sempre più in un’immagine che conforta e guida il poeta all’esame di sé e alla salvezza.

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