L’ultima opera del Boccaccio è il Corbaccio un breve scritto in prosa volgare. Torturato dall’amore per una vedova che lo respinge, l’autore sogna di ritrovarsi in un pauroso deserto, dove gli appare inviato da Dio il defunto marito della donna. Il defunto mostra allo scrittore come l’amore non si convenga alla sua età e alla sua condizione di studioso, e fa un lungo elenco dei vizi e dei difetti delle donne smascherando la finta bellezza, la lussuria e la cattiveria della sua ex moglie. Il Corbaccio raggiunge una grottesca violenza descrittiva specialmente quando indulgia sugli aspetti repellenti del corpo della donna. Boccaccio che aveva dedicato alle donne il suo capolavoro termina con il fondere un altro modello letterario quello della satira crudele contro il mondo delle donne.