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Aiutati che il ciel t'aiuta – Versione latino Maiorum Lingua Vol A


Aiutati che il ciel t’aiuta
Versione di latino tradotta dal Libro Maiorum Lingua Vol A Pagina 122 Numero 6


Mercator in Aegypto multa et ampla negotia habet. Olim mercator et servus fidus ad Aegypti oris ad insulam Rhodum parvo navigio navigant.Pelagus tranquillum est, sedrepente saevi venti undas agitant et navigium in magno periculo est. Tum dominus ad caelum palmas tendit et Neptunum aquarum deum,sic orat: "Neptune, si tu vitam meam et vitam servi mei servas, tibi promitto multas et ioimas hostias in ara tua: et agnos et vitulos et tauros!" Sedf servus, dum summo studio vela contrahit, domino dicit : "Certe bonum est in periculis deos invocare,sed melius est brachia movere!".


Traduzione


Un mercante che ha molti ed estesi affari in Egitto. Un giorno si trova a navigare lui ed il suo fedele servitore dalle coste dell' Egitto all' isola di Creta su una piccola imbarcazione. Il mare è tranquillo, ma all'improvviso, forti venti agitano le onde e l'imbarcazione si trova in grande pericolo. Allora il capitano stende le braccia al cielo e così si rivolge a Nettuno dio delle acque: "O Nettuno, se salvi la mia vita e quella del mio servitore, ti prometto offerte molte preziose sul tuo altare: agnelli, vitelli, tori !". A questo punto il servitore, che si sta dando un gran da fare per calare le vele, rivoltosi al suo padrone gli dice: "sicuramente è una bella cosa implorare gli dei nei pericoli, ma è meglio muovere le braccia!".
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