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Il destino incombe - Versione latino Littera Litterae Vol 1B

 

Il destino incombe
Versione di latino di Valerio Massimo dal Libro
Littera Litterae Vol 1B Pagina 117 Numero 8

 

Croesus, ditissimus,Asiae regnum, duos filios habebat;minor natu, qui appellatus erat Lydius, corpore graciliore erat quam frater nec labores diu sustinere valebat;maior natu, Atys, agilitate et dotibus corporis ita praestans erat, ut in bello optime se gereret et plurima facinora laude digna ederet; ideoque regni successioni destinatus erat. Olim Croesus, iam admonum senex, in somnio priorem filium, Atyn, in insidiis nacatum vidit. Statuit igitur a filio omnia pericula avertere, quod timebat rerum futurarum praedictionem. Domi Atyn retinebat, plures quam antea comites cum gladio filio adsignabat, maiore cura et multo melius quam superioribus temporibus pro filio vigilabat, ut incolumis esset. Necessitas tamen aditum luctui dedit. Nam ingentis magnitudinis aper proximos urbi agros saepe cum agrestium strage sic vastabat, ut agricolae regis auxilium implorarent. Tum rex Atyn contra aprum cum plurimus venatoribus misit.Dum omnes acerrimo studio intenti sunt in apri venatione pertinaci casu unus ex venatoribus in iuvenem lanceam detorsit:ita Croesus cariorem e filiis amisit, quem rex magnopere amabat.


Traduzione


Creso, il più ricco, nel regno dell'Asia, aveva due figli: il più giovane d'età, che si chiamava Lidio, era di costituzione più gracile del fratello e non era in grado di reggere le fatiche a lungo, il più grande d'età, Ati, era migliore per velocità e per le doti fisiche tanto da comportarsi in modo eccelso in guerra e da compiere varie azioni con degna lode; per questo motivo era destinato alla successione del regno. Un giorno, Creso, già molto avanti negli anni, vide in sogno il figlio più grande Ati venire ucciso durante un attacco. Per questa ragione decise di allontanare dal figlio tutti irischi, perchè temeva la previsione del futuro. Teneva Ati in casa, dava al figlio compagni d'armi in maggiore quantità rispetto a prima controllava il figlio con maggiore dedizione e meglio che in passato perchè rimanesse illeso. Ma la fatalità portò al lutto. Infatti un cinghiale di grandi dimensioni rovinava spesso i campi vicinissimi alla città sterminando gli agricoltori, così che gli agricoltori invocarono la protezione del re. Allora il re inviò Ati, con moltissimi cacciatori contro il cinghiale. Mentre tutti con fortissimo impegno sono impegnati nell'ostinata caccia del cinghiale per caso uno dei cacciatori rivolge l'asta verso il giovane: così Creso perse tra i figli il più caro, quel figlio che il re amava enormemente.
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