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Il giuramento antiromano di Annibale – Versione latino Littera Litterae Vol 2C



Il giuramento antiromano di Annibale 
Versione di latino tradotta dal Libro Littera Litterae VOL 2C Pagina 30 Numero 3



Dum pater meus hamilcar puerulo me, utpote non amplius novem annos nato , in hispaniam imperator proficiscens Carthagine Iovi Optimo Maximo hostias immolabat, me rogavit optaremne secum in castra proficisci. Id cum libenter accepissem atque ab eo petere inciperem ne dubitaret me secum ducere, tum ille "faciam" inquit "si mihi fidem, quam a te postulo, dederis". Simul me ad aram adduxit, apud quam sacrificare instituerat, eamque, ceteris remotis, tenentem iurare iussit:"numquam ego in amicitia cum romanis ero!"


Traduzione


Mio padre Amilcare quando ancora ero giovane, dato che non avevo più di 9 anni, partendo come generale da cartagine verso la spagna, sacrificava delle vittime a Giove Ottimo Massimo, mi invitò ad andare con lui nell'accampamento. Dopo che ebbi con piacere accettato ciò e che ho incominciato a chiedergli che non indugiasse a condurmi con lui, in quel momento egli disse:" lo farò quando mi avrai giurato quanto ti chiedo". Nello stesso tempo mi condusse verso l'altare, presso il quale avevo deciso di sacrificare, dopo, allontanato gli altri,ordinò di promettere con giuramento:"mai io sarò in amicizia con i romani!".
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