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La spedizione di Cesare in Britannia – Versione latino Littera Litterae Vol 2C



La spedizione di Cesare in Britannia
Versione di latino tradotta dal Libro Littera Litterae Vol 2C  Pagina 64 Numero 7


Caesar, cuius imperio iam totius Galli hae populi obtemperabant, tres legiones Labieno committit; ipse cum reliquis legionibus in Britanniam navigat. In hac expeditione maxima fuit virus militum, quos imperator secum dxerat: nullus enim labor, nullum periculum, nullius rei difficultas eos fatigabat vel eorum impetum coërcebat. Nisi strenui fuissent, tot tantasque aerumnas sine ullo dubio non toleravissent. Sed quid non efficit patriae amor gloriaeque cupiditas? Igitur meridiano fere tempore Caesaris classis ad extremas Britanniae oras pervenit, sed a Romanis militibus nullius hostis vestigia visa sunt. Etenim, qui incolebant illius insolae litora, quibus classis appropinquabat, se in altiora loca celaverant. Haec multaque alia de Caesaris in Britanniam expeditione in eiusdem Caesaris Commentarii ‘‘De Bello Gallico’’ scripta sunt.


Traduzione

Cesare, al comando del quale ormai si assoggettavano tutti i popoli della Gallia, assegnò 3 legioni a Labieno; lui stesso viaggia per mare con le rimanenti legioni verso la Britannia. In questa spedizione fu massimo il valore dei soldati, che il comandante aveva condotto: nessun pericolo, nessuna cosa difficoltosa li affaticava o limitava il loro impeto. Senza dubbio non avrebbero sostenuto tante fatiche e di tale quantità se non fossero stati valorosi. Ma che cosa non compie la bramosia dell'amor patrio e della gloria? Allora quasi a mezzogiorno la flotta di Cesare giunse alle coste estreme della Britannia, ma dai soldati romani non fu vista nessuna traccia dei nemici. E infatti quelli che abitavano la costa di quell'isola, alle quali la flotta si avvicinava si erano nascosti in un luogo più alto. Queste e molte altre spedizioni di Cesare in Britannia sono scritte nello tesso Memoriale di Cesare  "De bello Gallico.".
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