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I contadini sono i migliori soldati - Versione latino Littera Litterae Vol 2C


I contadini sono i migliori soldati - Versione di latino tradotta dal
Libro Littera Litterae Vol 2C Pagina 399 Numero 1

Aptior armis mihi videtur rustica plebs, quae sub divo et in labore nutritur, et solis patiens, umbrae neglegens, deliciarum ignara, parvo contenta est. Nam rusticis ad omnium laborum tolerantiam membra durata sunt et eis gestare ferrum, fossam educare, onus umeris ferre consuetudo est, quam ex agrorum operibus et ex agresti vita didicerunt. Interdum tamen rerum necessitas exigit ut etiam urbani homines ad arma vocentur et militari disciplina instituantur. Hi, ubi nomen militiate dedere, primum laborare, decorrere, portare pondus, solem pulveremque ferre, nullis laboribus neque interdiu neque noctu parcere, tribunorum centurionumque imperatis celeriter obtemperare condiscant. Deinde usui armorum studeant et, si bellum diutinum erit, in agrariis castris quam plurimum detineantur proculque a civitatis illecebris arceantur ut eo modo vigor accedat et corporibus et animis eorum. Ex agris ergo praecipue supplendum est robur exercitus; nam minus pericola et mortem timent qui minus deliciarum in vita noverunt. Somno tamen et quieti iustum temporis spatium dandum est, ne labor nimius corporibus damno vel disciplina animis tedio sit.


Traduzione


Mi sembra più adatta alle armi la gente di campagna che è educata all'aria aperta e nella fatica, patendo il sole, non curando l'ombra, ignara delle delizie, si accontenta di poco. Il loro corpo è predisposto a subire tutte le fatiche ed hanno l'abitudine a trasportare ferro, scavare un fossato, trasportare peso sulle spalle, che hanno conosciuto dai lavori dei campi e dalla vita agricola. A volte, però, la necessità richiede che anche i cittadini vengano chiamati alle armi ed istruiti alla disciplina militare. Questi, una volta reclutati, capiscano prima bene a mettere da parte le necessità dei lavori affinché gli uomini della città vengano chiamati alle armi e imparino la disciplina militare. Qui, dove si sono arruolati, prima lavorano, scendono di corsa ,trasportano pesi, sopportano il sole e la polvere, non rifiutano nessun lavoro né durante il giorno né durante la notte, ubbidiscono ai comandi dei centurioni e dei tribuni e imparano bene. Quindi vengano addestrati all’uso delle armi e, se ci sarà una lunga guerra, siano trattenuti quanto più possibile negli accampamenti di campagna e siano tenuti lontano dalle seduzioni della città affinché in questo modo aumenti l’energia sia ai loro corpi sia ai loro animi. Dai campi quindi deve essere principalmente reclutata la forza dell’esercito; infatti temono di meno i pericoli e la morte quelli che durante la vita conoscono meno piaceri. Però deve essere dato al sonno e alla tranquillità il giusto intervallo di tempo,
affinché il lavoro eccesivo non sia dannoso ai corpi o la disciplina agli animi.

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