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Lo scontro fra Orazi e Curiazi

Versione latino tradotta di Livio

 


In duobus agminibus, apud viam Appiam erant tum trigemini fratres, nec ae­tate....


Traduzione


In due schiere, presso la via Appia c'erano allora i tre fratelli gemelli, non diversi per età e forza fisica: furono gli Orazi e i Curiazi. Gli antichi autori latini chiamarono i Romani Orazi, mentre gli Albani furono reputati Curiazi. I re dei due popoli avevano decretato così: "I tre fratelli gemelli combatteranno per la propria patria: il popolo vincitore avrà il potere". Quando fu dato il segnale di battaglia i giovani si lanciarono verso le armi nemiche, non considerarono il loro pericolo, ma il servizio ed il potere pubblico. Fecero subito crepitare le armi. due Romani crollarono, ma tre Albani furono feriti. Gli Albani esultarono, i Romani invece disperarono la vittoria. Ma un superstite simulò la fuga; guardò poi dietro vide uno degli Albani e lo uccise. I nemici chiamarono a gran voce i Curiazi che erano rimasti, ma ormai Orazio, che aveva vinto, chiedeva un secondo scontro e uccideva un altro Curiazio. C'erano allora due superstiti, ma non pari per forza fisica. Tuttavia non vi fu battaglia. Ed infatti un Romano esultò e disse: "ho consegnato nelle mani i due fratelli; immolerò il terzo per la causa della guerra e così i Romani comanderanno sugli Albani!" Dunque conficcò dall'alto verso il nemico la spada nella gola.

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