Antiquis Romae urbis temporibus, civibus tres fuerunt pastus...
Traduzione
Nei tempi antichi i cittadini della città di Roma ebbero tre pasti: la prima colazione, il pranzo e la cena. Durante la prima colazione ed il pranzo non c'era la tavola: I Romani infatti stavano in piedi e non si sedevano a tavola. Quando cenavano invece, i convitati stavano seduti o stavano sdraiati sul triclino, spesso con la compagnia degli ospiti e degli amici. Cibi oltremodo comuni delle mense dei Romani il porcellino, la gallina le uova, il formaggio e inoltre anche grande abbondanza di legumi e frutti. Sotto il nome di Apicio gli antichi ci hanno tramandato una grande quantità di ricette gastronomiche: nelle ricette Apicio descrive molte varietà di cibi. Fra le ricette è particolarmente gustosa "il porcello in salsa di vino". Apicio afferma così: "quando il cuoco preparerà il cibo lo rosolerà e lo disporrà; aggiungerà in un pentolone l'olio, garum, vino e acqua; aggiungerà un manciata di porro e di coriandolo; darà colore a metà cottura con il vino. Aggiungerà in un mortaio pepe, ligustro, cumino, origano, seme di sedano, radice. Triterà e verserà il garum, aggiungerà il vino e il passito; amalgamerà con farina, metterà porcello su un piatto, cospargerà il pepe.