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Coriolano - Corso di lingua latina per il Biennio


Coriolano
Versione di latino tradotta dal Libro
Corso di lingua latina per il Biennio 1° Unità 1-13 Pagina 235 Numero 46


Coriolanus, vir maximi animi et altissimi consilii optimeque de re publica meritus, iniquissimae damnationis ruina prostratus, ad Volscos, gentem tunc infestam Romanis, confugit. Sed ubique virtus diligitur: itaque, quo (dove) latebras quaesitum venerat, ibi brevi tempore summum imperium obtinuit et cives Romani qui (i quiali, nom.) salutarem imperatorem recusaverant Coriolanum ut pestiferum ducem adversus urbem habuerunt. Frequenter fusis exercitibus nostris, cum Volscorum exercitu Coriolanus iuxsta Romae moenia pervenit et Romanorum legati ad eum missi ut exsulem deprecarent, nihil profecerunt (non ottennero nulla).Missi deinde sacerdotes aeque sine effectu redierunt. Stupebat senatus, trepidabat populus, viri pariter ac mulieres exitium imminens timabant. tunc veturia, coriolani mater, volumniam uxorem eius ("sua" di Coriolano) et liberos trahens, castra volscorum petiit. ubi filius matrem adspexit:"expugnavisti" iniquit "et  vicisti iram meam, patria, precibus genetricis", continuoque agrum romanum hostilibus armis liberavit. Pariter dolore acceptae iniuriae, spe victoriae, metu mortis pietas coriolani pectus liberavit.


Traduzione


Coriolano, uomo di grande animo e altissimo ingegno e pieno di meriti circa lo stato, abbattuto dalla rovina di una ingiustissima condanna, si rifugiò dai Volsci, popolo allora in odio ai romani. Ma qui la sua virtù venne premiata: e così, dove era venuto per chiedere asilo, in breve tempo ottenne il massimo potere e i cittadini romani che rifiutarono di chiamarlo generale ebbero Coriolano come terribile  comandante contro la loro città. Dopo aver sconfitto molte volte i nostri eserciti, Coriolano arrivò con l'esercito dei volsci presso le mura di roma e da quello vennero mandati ambasciatori dei romani per pregare l'esule ma non ottennero nulla. Poi mandati sacerdoti tornarono con esito uguale. Il senatoera meravigliato, il popolo trepidava, gli uomini e le donne ugulamente temevano una fine imminente. Allora Veturia, madre di Coriolano, portando sua moglia Volumnia e i suoi figli, si diresse verso l'accampamento dei volsci.Quando il figlio vide la madre disse: hai espugnato e vinto la mia ira, o patria, con le preghiere della madre , e liberò il territorio romano dalle armi nemiche.Allo stesso modo la pietà libero Coriolano  dal dolore l'offesa ricevuta , dalla speranza di vittoria, dal terrore della morte.

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