Accedi Registrati

Accedi al tuo acconut

Nickname *
Password *
Ricordami

Crea il tuo profilo

I campi contrassegnati con un asterisco sono obbligatori
Nome *
Nickname *
Password *
Verifica password *
Email *
Verifica email *
Captcha *
Reload Captcha

Igino: La leggenda di re Mida

Midas, rex Mygdonius, filius Matris deae, a Tmolo sumptus est eo tempore quo Apollo cum Marsya fistula certavit. Cum Tmolus victoriam Apollini daret, Midas dixit Marsyae potius dandam. Tunc Apollo indignatus Midae dixit: "Quale cor in iudicando habuisti, tales et auriculas habebis". Quibus auditis, effecit ut asininas haberet aures. Eo tempore Liber pater cum exercitum in Indiam duceret Silenus aberravit, quem Midas hospitio liberaliter accepit atque ducem dedit qui eum in comitatum Liberi deduceret. At Midae Liber pater ob beneficium dedit potestatem, ut quicquid vellet peteret a se. Midas petiit ut quicquid tetigisset aurum fieret. Quod cum impetrasset et in regiam venisset, quicquid tetigerat aurum fiebat. Cum iam fame cruciaretur, petit a Libero ut sibi speciosum donum eriperet; quem Liber iussit in flumine Pactolo se abluere, cuius corpus aquam cum tetigisset facta est colore aureo; quod flumen nunc Chrysorrhoas appellatur in Lydia.



TRADUZIONE



Mida, re frigio, figlio della dea Madre, fu scelto da Tmolo in quel tempo in cui Apollo gareggiò con Marsia con il flauto. Mentre Tmolo attribuiva la vittoria ad Apollo, Mida disse che bisognava attribuirla piuttosto a Marsia. Allora Apollo, sdegnatosi, disse a Mida: "Le tue orecchie diventeranno esattamente quale è stato il tuo cuore nell’emettere il giudizio". E dopo che queste sue parole furono udite, fece in modo che egli avesse orecchie d’asino. In quel tempo, mentre il padre Libero conduceva il suo stuolo in India, Sileno smarrì la strada, e Mida lo ospitò generosamente e glidiede una guida che lo accompagnasse dal séguito di Libero. Ma il padre Libero offrì a Mida per il suo favore la possibilità di chiedergli qualunque cosa volesse. Mida chiese che qualunque cosa avesse toccato diventasse oro. E dopo aver ottenuto ciò ed essere arrivato nella reggia, qualunque cosa toccasse diventava oro. Ma essendo ormai tormentato dalla fame, chiese a Libero di togliergli quel magnifico dono; e Mida gli ordinò di bagnarsi nel fiume Pattolo, e dopo che il suo corpo ne ebbe toccata l’acqua, questa diventò del colore dell’oro; e quel fiume adesso in Lidia si chiama Crisorroa.

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

Immagine relativa alla pagina fan di facebook     Diventa nostro fan
    e seguici su facebook
      


Immagine relativa al canale twitter     Segui il nostro
    canale
Twitter
Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario