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Il ritorno ai vecchi amici


Versione di latino tradotta di Cicerone

Ex iis litteris, quas Atticus a te missas mihi legit, quid ageres et ubi esses, cognovi; quando autem te visuri essemus, nihil sane ex iisdem litteris potui suspicari. In spem tamen venio appropinquare tuum adventum: qui mihi utinam solatio sit! etsi tot tantisque rebus urgemur, nullam ut allevationem quisquam non stultissimus sperare debeat; sed tamen aut tu potes me aut ego te fortasse aliqua re iuvare; scito enim me, posteaquam in urbem venerim, redisse cum veteribus amicis, id est cum libris nostris, in gratiam; etsi non idcirco eorum usum dimiseram, quod iis suscenserem, sed quod eorum me suppudebat; videbar enim mihi, cum me in res turbulentissimas infidelissimis sociis demisissem, praeceptis illorum non satis paruisse. Ignoscunt mihi, revocant in consuetudinem pristinam teque, quod in ea permanseris, sapientiorem quam me dicunt fuisse. Quamobrem, quoniam placatis iis utor, videor sperare debere, si te viderim, et ea, quae premant, et ea, quae impendeant, me facile transiturum. Quamobrem, sive in Tusculano sive in Cumano ad te placebit sive, quod minime velim, Romae, dummodo simul simus, perficiam profecto, ut id utrique nostrum commodissimum esse videatur.

Traduzione



Da quelle lettere che, mandate da te, Attico mi ha letto, sono venuto a sapere cosa fai e dove sei; ma senza dubbio non ho potuto affatto supporre dalle stesse lettere quando ti vedremo. Concepisco la speranza che si avvicini il tuo arrivo: il quale voglia il cielo mi sia di conforto! Quantunque siamo premuti da tante e sì grandi cose, tu forse potresti aiutare me o io te in qualche cosa. Saprai infatti che io, dopo che sono giunto in città, mi sono riconciliato con i vecchi amici, cioè con i nostri libri. Sebbene non per la ragione che mi fossi adirato con loro, bensì perché mi vergognavo di loro, avevo abbandonato il loro uso; mi sembrava infatti che, essendomi immischiato in affari molto tempestosi a causa di assai infidi compagni, io non obbedissi abbastanza agli ordini di quelli . Mi perdonano, richiamano all'antico uso e dicono che tu, che hai perseverato in quello, sei stato più avveduto di me. Per la qual cosa, poiché mi servo di quelli ben disposti, sembra debba sperare, se ti vedessi, di tollerare facilmente e quelle cose che incalzano e quelle che minacciano.

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