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Ulisse e Aiace


Versione di latino di Cicerone


Quam multa passus est Ulixes in illo errore diuturno, cum et mulieribus, si Circe et Calipso mulieres appellandae sunt, inserviret et in omni sermone omnibus affabilem esse se vellet! Domi vero etiam contumelias servorum ancillarumque pertulit, ut ad id aliquando, quod cupiebat, veniret. At Aiax, quo animo traditur, milies oppetere mortem quam illa perpeti maluisset. Quae contemplantes expendere oportebit, quid quisque habeat sui, eaque moderari nec velle experiri, quam se aliena deceant; id enim maxime quemque decet, quod est cuiusque maxime suum.

Traduzione

Quanti disavventure sopportò Ulisse nelle sue lunghe avventure, quando fu costretto a servire delle donne, se donne si possono chiamare Circe a Calipso, e a mostrarsi affabile con tutti in ogni suo discorso! Nella sua casa sopportò perfino le ingiurie dei servi a delle ancelle per raggiungere una buona volta ciò che desiderava. Aiace invece, con quel carattere che gli viene attribuito, avrebbe mine volte preferito darsi la morte piuttosto che sopportare quelle offese. Consideriamo questi esempi; sarà opportuno che ciascuno esamini quali sono le sue naturali tendenze a quelle indirizzi a buon fine, senza sperimentare quanto le tendenze altrui gli si addicano; aciascuno infatti conviene di più ciò che gli è proprio.

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