Era nella natura di Cassio un'ostilità ed un odio nei confronti della stirpe dei tiranni, come dimostrò sin da fanciullo quando si recava nella medesima scuola del figlio di Silla, Fausto. Egli, difatti, vantandosi tra i propri compagni, lodava la dittatura di suo padre; Cassio, dunque, alzatosi in piedi, lo prese a pugni. Quantunque i tutori ed i familiari di Fausto desiderassero procedere legalmente contro di lui ed intentargli un processo, Pompeo glielo impedì, e, una volta condotti entrambi i fanciulli nello stesso luogo, giudicò riguardo al fatto accaduto. Là si tramanda che Cassio abbia affermato: 'Va' avanti, Fausto, osa ripetere quelle parole a causa delle quali mi sono infuriato dinanzi a costui, affinchè io ti possa fare (lett: ti faccia) di nuovo a pezzi la bocca'. Tale era Cassio.