Accedi Registrati

Accedi al tuo acconut

Nickname *
Password *
Ricordami

Crea il tuo profilo

I campi contrassegnati con un asterisco sono obbligatori
Nome *
Nickname *
Password *
Verifica password *
Email *
Verifica email *
Captcha *
Reload Captcha

La tragedia suscitatrice dei sentimenti di pietà e di terrore

Versione greco tradotta di Aristotele
 


Εστιν μέν τό ϕοβερόν καί ελεεινόν εκ της οψεως γίγνεσθαι εστιν δέ καί εξ αυτης της…

Traduzione

Il terrore è la pietà possono sorgere dalla vista sulla scena, e possono sorgere anche dall'intreccio stesso dei fatti, il che è meglio ed è proprio di un poeta più eccellente. Giacché bisogna, anche senza il vedere, compor la favola in modo tale che chi ascolta i fatti accaduti rabbrividisca e provi pietà per quanto sta capitando: impressione che proverebbe uno ascoltando il mito di Edipo. Ma il procacciare questo per via della vista è meno conforme all'arte e abbisogna di mezzi esterni. Quelli poi che mediante la vista procacciano non il terribile, ma ciò che soltanto mostruoso non hanno nulla a che fare con la tragedia; giacché non ogni sorta di diletto bisogna chiedere alla tragedia, ma soltanto quello che le è proprio. E poiché bisogna che il poeta procacci il diletto proveniente dalla pietà e dal terrore in grazia all'imitazione, è chiaro che tale elemento si deve trovare nei fatti stessi. Esaminiamo perciò quali dei casi che succedono siano terribili o quali compassionevoli. È necessario che fatti di tal genere avvengono reciprocamente o fra amici o fra nemici o fra persone che non sono né amiche né nemiche. Se dunque un nemico fa ció a un nemico, nessuna pietà si desta in noi né quando fa né quando medita di fare, se non per riguardo al fatto stesso: e neppure quando le persone non hanno nessun rapporto tra loro: quando invece quei fatti atroci succedono fra amici, ad esempio quando o un fratello dà morte al fratello o un figlio al padre o la madre a un figlio o un figlio alla madre, o medita di dar morte o compie qualche altra azione di tal genere, questi sono gli argomenti che bisogna cercare. Non è lecito dunque mutare i miti generalmente ammessi, dico per esempio Clitemestra che muore per mano di Oreste ed Erifile per mano di Alcmeone. Ma il poeta stesso deve trovare il nuovo e servirsi bellamente dei miti tradizionali. Orbene intorno all'intreccio dei fatti e quali conviene che siano i miti è stato detto a sufficienza.
Immagine relativa alla pagina fan di facebook     Diventa nostro fan
    e seguici su facebook
      


Immagine relativa al canale twitter     Segui il nostro
    canale
Twitter
Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario