Ήν η ταξις της αρχαίας πολιτείας της πρό Δράκοντος τοιάδε τας μεν αρχάς καθίστασαν…..
Traduzione
L’Ordinamento dell’antica costituzione prima di Dracone era il seguente. Istituirono le magistrature in base alla nobiltà e alle ricchezze; duravano in carica dapprima a vita, poi per dieci anni. Le maggiori e le più antiche fra le magistrature erano quelle del re, del polemarco e dell’arconte; tra esse la più antica era quella del re (questa infatti era patria), in secondo luogo fu istituita la polemarchia; ultima la carica dell’arconte; infatti i più dicono ch’essa sorse sotto Medonte, alcuni sotto Acasto. In qualunque modo dunque stia la cosa, vi sarebbe poca differenza quanto al tempo; ma che essa sia sorta ultima fra queste magistrature ne è indizio anche il fatto che l’arconte non amministra nessuna delle cose patrie, come il re e il polemarco, ma ha semplicemente le funzioni aggiunte; perché anche soltanto di recente questa carica è divenuta grande, essendo stata accresciuta dalle aggiunte attribuzioni. I tesmoteti poi furono nominati molti anni più tardi, quando già si eleggevano le cariche annualmente, affinché scrivessero le norme e le custodissero per la soluzione dei casi dubbi; perciò anche unica fra le magistrature non durò mai più di un anno. Riguardo al tempo dunque le cariche di tanto si seguono le une alle altre. E i nove arconti non stavano tutti insieme, ma il re dimorava in quello che era chiamato Bucolio, vicino al pritaneo, l’arconte nel pritaneo, il polemarco nell’Epiliceo, e ai tesmoteti era assegnato il tesmoteteo. Sotto Solone invece si radunavano tutti nel tesmoteteo. Essi avevano autorità di emettere le sentenze in modo definitivo, non già, come ora, soltanto di istituire i processi. Orbene tale era l’ordinamento riguardante le magistrature.