Io affermo che l’unico principio, mezzo e fine di grande importanza è un’educazione accurata e un’istruzione conveniente: e queste cose io dico che sono favorevoli e cooperanti alla virtù e alla felicità. E tutti gli altri beni sono umani e piccoli, né meritano che ce ne curiamo. La nobiltà è una bella cosa, ma è un bene degli antenati. La ricchezza è bensì preziosa, ma è un possesso della fortuna, giacché questa sovente la strappa a coloro che l’hanno e la porta a coloro che non la speravano; inoltre una grande ricchezza si offre come una mira a coloro che cacciano le borse altrui, ai servi, ai malvagi e ai sicofanti, e quel che è peggio, essa tocca anche ai più perversi. La gloria è bensì splendida, però malsicura. La bellezza è molto contesa, ma di breve durata. La salute è preziosa, ma facile ad alterarsi. La robustezza è invidiabile, ma facilmente cede a una malattia e alla vecchiaia. E in genere, se qualcuno va superbo per la sua forza fisica, sappia che erra nel suo giudizio. Infatti che cos’è il vigore umano rispetto alla forza degli animali? Io dico per esempio quella degli elefanti, dei tori e dei leoni. Invece l’istruzione è l’unica delle cose nostre che sia immortale e divina; e due sono gli elementi più importanti fra tutti nella natura umana, l’intelletto e la parola. Soltanto l’intelletto invecchiando ringiovanisce: e il tempo, che porta via tutte le altre cose, alla vecchiaia accresce la saggezza.