In primo luogo giunse a Creta e osservate le istituzioni la vigenti e incontratosi con gli uomini più illustri per reputazione, alcuni punti delle leggi egli ammirò e attinse come per portarli in patria e per servirsene, ma ve ne erano altri dei quali non tenne conto. Da Creta poi Licurgo navigò alla volta dell’Asia, volendo, come si dice, paragonare con le istituzioni cretesi, che erano semplici e austere, il lusso e il fasto ionico siccome un medico ai corpi sani paragona quelli deboli e malaticci, e osservare la differenza dei costumi e delle legislazioni. La anche, a quanto pare, trovò i poemi d’Omero, che erano conservati presso i discendenti di Creofilo, e visto che in essi era mescolato l’elemento politico e quello educativo, li trascrisse volentieri e li raccolse con l’intenzione di portarli in Grecia. Infatti presso i Greci vi era soltanto una fama oscura di quei carmi e non molti erano coloro che ne possedevano alcune parti, poiché quella poesia si era diffusa sporadicamente, a caso: e Licurgo fu proprio colui che per primo la rese nota. Gli Egiziani poi credono che Licurgo sia giunto anche da loro e avendo ammirata soprattutto la separazione dell’elemento militare dalle altre classi sociali, l’abbia trasportata a Sparta.