Pregi e difetti della costituzione di Licurgo
Versione greco tradotta di PolibioΔοκει δή μοι Λυκουργοϛ πρόϛ μέν τό σϕίσιν ομονοειν τούϛ πολίτας καί πρόϛ τό τήν….
Traduzione
A me sembra che Licurgo, riguardo all’essere i cittadini concordi fra loro e al custodire sicuramente la regione spartana, inoltre riguardo al mantenere saldamente la libertà di Sparta, abbia dato leggi e abbia provveduto così bene che si deve ritenere il suo ordinamento più divino che non umano, infatti l’uguaglianza nei possessi e la semplicità e la comunanza nel vitto dovevano rendere temperante il loro tenore di vita in privato e fornire allo stato la sicurezza contro le sedizioni, e l’esercito nelle fatiche di fronte ai pericoli delle imprese doveva creare uomini forti e coraggiosi. Concorrendo insieme queste due cose in una sola anima o città, il coraggio o la temperanza, né è agevole che da esse provenga la malvagità né è facile essere soggiogati dai vicini. Perciò, avendo ordinato la costituzione in questo modo e con tali doti, rese salda la sicurezza in tutta la Laconia e agli stessi Spartani lasciò la libertà di lunga durata. Ma per la conquista degli atri stati e per l’egemonia e in genere per la contesa della potenza a me sembra che egli assolutamente non abbia provveduto nulla né nei particolari né nelle cose generali. Restava che egli insinuasse nei cittadini una siffatta necessità o un siffatto proposito, per cui, come anche nella vita privata li rese parchi e semplici, così pure il comune costume della città dovesse essere parco e temperato. Ora invece, mentre nella vita privata e nel rispetto delle leggi verso la loro città li rese quanto mai alieni dall’ambizione e assennati, di fronte agli altri Greci li lasciò ambiziosissimi e amantissimi del comando e avidissimi di guadagno.
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