La retorica come psicagogia
Versione greco tradotta di Platone
Έπειδή λόγου δύναμις τυγχάνει ψυχαγωγία ουσα τόν μέλλοντα ρήτορικον εσεσται ανάγκη….
Traduzione
Poiché la potenza del discorso è una maniera di guidare le anime, è necessario che chi vuol diventare oratore sappia di quante specie sia l’anima. Ve ne sono dunque tante e tante, e tali e tali, donde gli uni risultano tali, gli altri tali; e poiché queste specie sono così distinte, d’altra parte vi sono tante e tante specie di discorsi, ciascuna siffatta. Pertanto alcuni uomini sono tali che da tali discorsi, per tal ragione, si lasciano facilmente persuadere a tali cose, altri sono tali che, per questi motivi, sono difficili a persuadersi. Bisogna perciò, dopo aver sufficientemente – ascoltato queste cose, vedendole in seguito nella pratica esistenti e attuate, essere acutamente capaci di accompagnarle con la sensibilità, altrimenti l’oratore non serberà più nulla dei discorsi che intese allora andando a scuola. Quando pertanto egli sappia sufficientemente dire quale da quali discorsi si lascia persuadere e avendo presente l’autore sia capace, intuendone l’indole, di dichiarare a se stesso: “ costui è quell’uomo e questa è la natura intorno a cui allora si tenevano, i discorsi; ora nel fatto essa è presente a lui e ad essa bisogna accostare così questi discorsi per la persuasione di tali cose”, per colui che ha già tutti codesti questi requisiti e vi aggiunge i momenti opportuni del parlare e dell’astenersene, inoltre dello stile conciso e di quello atto a destare commozione, di quello energico e, di quante forme di ciascun discorso abbia imparato, di tante sappia intendere l’opportunità e l’inopportunità, per costui l’arte è bellamente e perfettamente compiuta, prima no; ma in qualunque di tali qualità uno sia in difetto parlando o insegnando o scrivendo e affermi di parlare con arte, chi non gli crede ha ragione. “E che dunque? Chiederà forse il trattatista: la cosa pare proprio così o bisogna pensare altrimenti della cosiddetta arte dei discorsi?”.