Quale sarà il destino dell’anima dopo la morte
Versione greco tradotta di Platone<< ΄Αλλα τόδε γ εϕη (Σωκρατηϛ), ω ανδρες δίκαιον διανοηθηναι οτι ειπερ η ψυχή….
Traduzione
“Ma questo almeno, disse (Socrate), o amici, è giusto considerare, che, se pure l’anima è immortale, ha bisogno di cure non soltanto per questo tempo che noi chiamiamo il vivere, ma per tutto il tempo; e il pericolo ora appunto sembrerebbe essere grave se qualcuno la trascurasse. Se infatti la morte fosse liberazione da tutto, allora sarebbe un guadagno per i malvagi che muoiono il liberarsi a un tempo del corpo e della loro malvagità insieme con l’anima; ora invece, poiché sembra essere immortale, non vi sarebbe per essa nessun altro scampo dai mali e nessuna salvezza se non nel divenire quanto migliore e più assennata è possibile. Infatti l’anima giunge alla dimora dell’Ade senza avere alcuna altra cosa eccetto l’istruzione e l’educazione, le quali appunti anche se si dice rechino grandissimo giovamento oppure danno a colui che ha finito di vivere, subito al principio del viaggio colà. Si dice che, morendo ciascuno, il demone di ognuno, quello che l’aveva sortito in vita, si accinge a condurlo verso un luogo, dove occorre che quanti si raccolgono si facciano giudicare, e poi se ne vadano all’Ade con quella guida con cui è stato ordinato che quelli di qua si rechino a quella sede. E ottenuto la quel che debbono conseguire e rimasti il tempo che occorre, un’altra guida nuovamente li accompagna qui, in molti e lunghi spazi di tempo. E il viaggio non è già come dice il Telefo di Eschilo: egli dice infatti che alla dimora dell’Ade conduce una strada semplice, mentre a me non sembra né semplice né una. Infatti in tal caso non occorrerebbero nemmeno guide, giacché nessuno per avventura sbaglierebbe direzione, essendo unica la strada. Ora invece sembra che essa abbia molte diramazioni e molti giri; e io parlo congetturandolo dalle sacre leggi e dai riti di qua.
Diventa nostro fane seguici su facebook
Segui il nostro canale Twitter