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Ricompense tributate dagli antichi ai benemeriti della patria

Versione greco tradotta di Demostene
 


Άξιον ω ανδρεϛ Αθηναιοι κακειν εξετάσαι πωϛ ποθ οι παλαι τάϛ τιμάϛ ενεμον καί τάϛ…..

Traduzione

Vale la pena indagare anche questo, o Ateniesi, in che modo un tempo i vostri antenati distribuissero gli onori e i doni ai veri benefattori, e quanti erano per avventura cittadini e quanti erano stranieri: e se vedete che quelli ne facevano un uso migliore di voi, allora è bello imitarli; se invece ne usate meglio voi stessi, potrete regolarvi secondo il vostro arbitrio. In primo luogo dunque essi a Temistocle, che aveva vinto la battaglia navale presso Salamina, a Milziade, che vi aveva guidati a Maratona, e a parecchi altri, che avevano compiuto imprese non soltanto pari a quelle dei generali di ora, non erigevano statue di bronzo, né li ammiravano eccessivamente. Forse perché dunque non avevano riconoscenza verso coloro che facevano loro qualche beneficio? Anzi molta, o Ateniesi, e la dimostravano in maniera degna di sé e di quelli. Infatti, pur essendo tutti uomini assai degni, preferivano che quelli fossero i loro condottieri. E per gli uomini assennati e che vogliono considerare le cose secondo verità l’essere giudicati capi di persone valenti è un onore assai maggiore che la statua di bronzo. Infatti certamente essi, o Ateniesi, non privavano se stessi della gloria di nessuna delle imprese di allora, né vi è alcuno che dica la battaglia navale di Salamina essere stata di Temistocle, bensì degli Ateniesi, né la battaglia di Maratona essere stata di Milziade anziché della città. Ora invece molti, o Ateniesi, dicono questo, che Timoteo prese Corcira e Ificrate fece a pezzi l’esercito spartano e Cabria vinse la battaglia navale di Nasso; sembra infatti che voi stessi cediate loro tali imprese per l’eccesso degli onori che voi per esse avete tributato a ciascuno di loro. Ora le ricompense ai cittadini, mentre quelli le distribuivano saggiamente e in maniera utile a loro stessi, noi non le diamo rettamente: e le ricompense agli stranieri come vengono conferite? A Menone di Farsalo, che aveva dato dodici talenti d’argento per la guerra contro Eione presso Anfipoli, concessero la cittadinanza, e pensavano che questo onore fosse sufficiente.
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