La morte di Codro
Versione greco tradotta di Licurgo
Έπί Κόδρου βασιλεύοντοϛ Πελοποννησίοιϛ γενομένηϛ αϕορίαϛ κατά τήν……
Traduzione
Sotto il regno di Codro i Peloponnesiaci, poiché una carestia affliggeva la loro terra, credettero bene di scendere in campo contro la nostra città e cacciandone i nostri progenitori di dividersi il paese. In primo luogo mandata una legazione a Delfi, interrogarono la divinità se avessero preso Atene; e poiché il dio rispose loro che avrebbero occupato questa città a patto che non uccidessero Codro, re degli Ateniesi, marciarono contro Atene. Quando i Peloponnesiaci invasero l’Attica, i vostri antenati, o giudici, non abbandonarono la loro patria né si dipartirono, ma pur essendo pochi e racchiusi, sopportarono l’assedio e resistettero per la salvezza dei sudditi anziché vivendo trasferirsi in un’altra terra. Dicono dunque che Codro, dopo aver esortato gli Ateniesi a osservare quand’egli finisse la sua vita, indossò un abito da mendico per poter ingannare i nemicie uscito dalle porte si diede a raccogliere sarmenti davanti alla città: gli si presentarono due uomini dall’accampamento nemico e si informarono da lui su quanto accadeva in città. Allora Codro saltò addosso a uno di quelli e lo uccise con la falce; il superstite, sdegnato contro di lui e credendo fosse un mendico, sguainata la spada, uccise Codro. Avvenuto ciò, gli Ateniesi mandarono un araldo e chiesero la restituzione del corpo del re per seppellirlo, esponendo loro tutta la verità. Allora i Peloponnesiaci lo restituirono e, conoscendo non esser più possibile per loro occupare quella regione, si ritirarono.