Si servi di Iseo come guida per l’eloquenza, anche se in quel tempo Isocrate tenesse scuola, sia come alcuni raccontano, che come orfano non poteva pagare ad Isocrate l’onorario stabilito di dieci mine, sia perché credeva che l’oratoria di Iseo più energica e scaltra all’occorrenza. Ermippo, poi, dice di aver letto delle memorie di autore ignoto, in cui era scritto che Demostene era stato scolaro di Platone ed aveva tratto moltissimo vantaggio per l’oratoria, e ricorda Ctesibio che racconta che Demostene, avendo avuto da Callia siracusano e da alcuni altri le opere di Isocrate, le studiò accuratamente.