Ove Agesilao credeva di poter giovare in qualche modo alla patria, non rifiutava fatiche, non si ritraeva di fronte a pericoli, non risparmiava ricchezze, non adduceva a pretesto la salute fisica né la vecchiaia, ma anche questo riteneva dovere di un buon re, il fare ai sudditi il maggior numero possibile di beni. E tra i più grandi benefici da lui recati alla patria io annovero anche questo, che pur essendo potentissimo nella città, era evidente soprattutto ch’egli serviva alle leggi. Chi infatti avrebbe voluto essere indisciplinato vedendo che il re obbediva? Egli che di fronte agli avversari nella città si comportava come un padre di fronte ai figli. Infatti biasimava gli altri per le loro colpe, li onorava se avessero fatto alcunché di bene, li assisteva se capitava loro qualche sventura, non riteneva nemico nessun cittadino, desiderando lodare tutti, giudicando un guadagno che tutti si salvassero, e stimando un danno se si perdeva un cittadino anche di poco conto.