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Sobrietà di Socrate

Versione greco tradotta di Senofonte

 


Σωκράτης ουτως εύτελης ην ώστ’ουκ οιδ’ εί τις ουτως……

Traduzione

Socrate era così frugale che io non so se qualcuno possa lavorare così poco da non guadagnare quanto era sufficiente a Socrate. Egli infatti prendeva tanto cibo da mangiare piacevolmente: e ad esso andava preparato in tal modo che il desiderio del cibo era per lui il companatico; ogni bevanda poi gli riusciva gradita per il fatto che non beveva se non aveva sete. E se talvolta invitato voleva andare a qualche pranzo, ciò che ai più riesce difficilissimo, così da guardarsi di non riempirsi oltre la sazietà, da questo egli si guardava assai facilmente. A coloro poi che non riuscivano a fare ciò, consigliava di guardarsi dalle cose che invitano a mangiare pur non avendo fame e a bere pur non avendo sete; diceva infatti esser queste le cose che rovinano lo stomaco e la testa e l’anima. E scherzando diceva di credere che Circe trasformasse gli uomini in porci imbandendo loro molte cose siffatte, e che invece Ulisse, per suggerimento di Ermete e perché era egli stesso temperante e si asteneva dal toccare tali cose oltre la sazietà, per questi motivi non diventò porco. Dunque riguardo al cibo e alla bevanda egli aveva l’animo così disposto, e credeva di dilettarsi bastevolmente, non meno di coloro che in tali cose molto si affaticano, e di provare molto meno dolore di loro.
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