Dopo la battaglia delle Arginuse
Versione di greco tradotta di Senofonte
Traduzione
Dopo di ciò ( le navi ) combatterono a lungo per mare, dapprima compatte, poi disperse. E poiché Callicratida, avendo la sua nave urtato contro una nave nemica, cadde in mare e affondò, e Protomaco e i suoi compagni con l’ala destra sconfissero la sinistra avversaria, allora la maggior parte dei Peloponnesiaci fuggì a Chio, e alcuni anche a Focea; e gli Ateniesi alla lor volta si ritirarono alle Arginuse. Andaron perdute degli Ateniesi venticinque navi con lo stesso equipaggio, eccettuati pochi che riuscirono a salvarsi a riva, e dei Peloponnesiaci nove navi spartane, di dieci ch’erano in tutto, e degli altri alleati più che sessanta. Parve ancora bene ai comandanti degli Ateniesi che con quarantasette navi Teramene e Trasibulo, i quali erano trierarchi, e alcuni dei tassiarchi navigassero verso le navi affondate e gli uomini che si trovavano su di esse, e con le altre navigassero contro quelle ancorate con Eteonico e Mitilene. Ma mentre essi desideravano far queste cose, un vento e una burrasca, scatenatasi violenta, lo impedì loro; perciò eretto un trofeo, passarono ivi la notte. Ad Eteonico poi la nave avvisatrice riferì tutto ciò che riguardava la battaglia navale. Ed egli la rimandò indietro, ordinando alla ciurma di navigare in silenzio, di non discorrere con alcuno e immediatamente di nuovo di dirigersi alla loro stazione, cinti di ghirlanda e gridando che Callicratida aveva vinto combattendo per mare e che le navi degli Ateniesi erano andate perdute tutte quante.
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