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Ercole ripulisce le stalle di Augìa


Versione di greco tradotta di Apollodoro

 


Traduzione

Come quinta fatica Euristeo gli ordinò di portar fuori da solo, in un giorno, lo sterco delle gregge di Augìa. Era Augìa re di Elide, figlio, come dissero alcuni, di Elio, come dicono altri, di Posidone, secondo altri ancora, di Forbante; e aveva numerose mandre di bestiame. A lui presentatosi Ercole, senza rivelargli l'ingiunzione di Euristeo, disse che in un sol giorno avrebbe portato via lo sterco se egli avesse dato la decima delle gregge. Augìa, incredulo, glielo promette. Ercole, preso a testimone Fileo, figlio di Augìa, spaccò il recinto del cortile e deviato il fiume Alfeo e il Peneo, che scorrevano vicino, li rivole colà, incanalando poi la corrente attraverso un altro sbocco. Augìa, venuto a sapere che ciò era stato fatto per ordine di Euristeo, non gli diede la mercede, e per di più negò di aver promesso di dargli una mercede e disse d'esser pronto a farsi giudicare riguardo a ciò. Mentre i giudici erano raccolti, Fileo chiamato da Ercole diede testimonianza contro suo padre, dicendo che uesti aveva promesso di dargli una mercede. Allora Augìa, sdegnato, prima che si pronunciasse la sentenza ordinò a Fileo e ad Ercole di allontanarsi da Elide. Ma Euristeo neppure questa annoverò fra le dodici fatiche, dicendo che Ercole aveva agito per mercede.
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