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Esempi di retto comportamento


Versione di greco tradotta di Lisia

 


Ἀδράστου καὶ Πολυνείκους ταῖς Θήβαις ἐπιθεμένων καὶ οὐ καλῶς πραξάντων ἐν τῇ μάχῃ, τῶν Θηβαίων κωλυόντων θάπτειν τοὺς νεκρούς, οἱ Ἀθηναῖοι, ἡγησάμενοι ἐκείνους μὲν ἀποθανόντας δίκην ἱκανὴν δοῦναι, τούτους, δ᾿ἐξαμαρτάνειν εἰς τοὺς θεούς, πρῶτον μὲν πέμψαντες ἀγγέλους ἐδέοντο αὐτῶν δοῦναι τῶν νεκρῶν ἀναίρεσιν· οὐ δυνάμενοι δὲ τούτων τυχεῖν ἐστράτευσαν ἐπ᾿αὐτούς, οὐδεμιᾶς διαφορᾶς πρότερον πρὸς Θηβαίους οὔσης, ἡγούμενοι δεῖν τοὺς ἀποθανόντας τῶν νομιζομένων τυχεῖν. Τὸ δὲ δίκαιον ἔχοντες σύμμαχον ἐνίκων μαχόμενοι καὶ πᾶσι τὴν ἑαυτῶν ἀρετὴν ἐπεδείξαντο. Ὑστέρῳ δὲ χρόνῳ, ἐπεὶ Ἡρακλῆς ἀπέθανεν, οἱ τούτου παῖδες φεύγοντες Εὐρυσθέα ἐξηλαύνοντο ὑπὸ πάντων τῶν Ἑλλήνων, αἰσχυμένων μὲν τοῖς ἔργοις, φοβουμένων δὲ τὴν Εὐρυσθέως δύναμιν. Ἀφικομένων τῶν παίδων εἰς τήνδε πόλιν καὶ ἐξαιτουμένου αὐτοὺς Εὐρυσθέως, οἱ Ἀθηναῖοι οὐκ ἠθέλησαν παραδοῦναι. Ἐπιστρατευόντων δὲ τῶν Ἀργείων, οὐδ᾿ἐγγὺς τῶν δεινῶν γενόμενοι μετέγνωσαν, ἀλλὰ τὴν αὐτὴν γνώμην εἶχον καὶ δεύτερον ἐνίκων μαχόμενοι.

Traduzione

Dopo che Adrasto e Polinice ebbero attaccato Tebe, giacché non erano riusciti degnamente in battaglia, dato che i Tebani impedivano loro di dare sepoltura ai caduti, gli Ateniesi, che credevano che quelli, essendo morti, avessero pagato un sufficiente fio, e che questi commettessero peccato nei confronti degli dei, dapprima, inviati dei messaggeri, domandarono loro di concedere il recupero dei morti; giacché non riuscivano a venire a patti con costoro, condussero una campagna militare contro di loro, nonostante in un primo momento non vi fosse alcun contrasto nei confronti dei Tebani, credendo che i morti avessero necessità di ottenere gli onori funebri. Giacché avevano la giustizia dalla propria parte, vinsero combattendo, e diedero a tutti prova del proprio coraggio. Quando Eracle morì, tempo dopo, i suoi figli, che fuggivano da Euristeo, furono cacciati da tutti i Greci, che si vergognavano delle loro azioni, ma che temevano la potenza di Euristeo. Allorché i fanciulli furono giunti in questa città, nonostante Euristeo li richiedesse, gli Ateniesi non vollero consegnarli. Muovendo gli Argivi una spedizione contro di loro, non si pentirono, pur trovandosi vicino ai pericoli, ma mantennero la medesima opinione, e per la seconda volta vinsero combattendo.

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