Abitualmente “El Buscón” si ascrive al genere denominato romanzo picaresco. Nella letteratura spagnola la prima opera in cui la gente di bassa condizione sociale iniziò a ricevere un trattamento prioritario è stata la Celestina. A partire da quest’opera gli individui subalterni e marginali appariranno frequentemente, di solito senza l’intensità tragica dei servi di Calisto: è come se ci fosse una rinuncia, o un’incapacità di raggiungere il livello di Rojas; successivamente ruffiane, servi ed avventurieri diventano triviali, e perdono la loro inquietante individualità personale per convertirsi in tipi buffi e ridicoli, la forza di queste figure sta nella loro astuzia e nelle loro avventure. Quevedo adotta il modello picaresco ma adottandolo a suo piacimento.
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