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Il ratto delle Sabine - Tantucci Laboratorio 1 Pagina 162 Numero 21


Versione latino tradotta

 


Traduzione


Un tempo Roma era una città grande e potente, tuttavia i giovani i Romani non avevano né mogli, né prole; così i cittadini erano afflitti dallo sconforto. Allora su suggerimento dei senatori il re Romolo, manda una delegazione alle città dei popoli vicini e chiede alleanza e matrimoni. Ma la delegazione non viene ricevuta favorevolmente in nessun luogo: i Sabini avendo paura delle truppe dei Romani, rifiutano i matrimoni delle loro vergini con i Romani. Allora Romolo con l’imbroglio rapisce le loro donne. Infatti organizza dei grandi giochi per (in onore) Nettuno e chiama a Roma la moltitudine dei Sabini: gli uomini giungono con le mogli, con i figli e con le figlie. Giunto il momento dello spettacolo mentre le menti e gli sguardi dei Sabini sono rivolti allo spettacolo, all’improvviso i giovani Romani rapiscono la maggior parte delle vergini e le sposano. In questo modo è aumentata la popolazione Romana. Ma i genitori delle vergini condannavano il gesto dei Romani e non mantenevano lo sdegno unicamente in casa, così mandano una delegazione a Tito Tazio, re dei Sabini. In questo modo, tra Romani e Sabini scoppia una nuova e feroce guerra.

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