Accedi Registrati

Accedi al tuo acconut

Nickname *
Password *
Ricordami

Crea il tuo profilo

I campi contrassegnati con un asterisco sono obbligatori
Nome *
Nickname *
Password *
Verifica password *
Email *
Verifica email *
Captcha *
Reload Captcha

Le parti del discorso

Appunto di grammatica italiana sulle parti variabili e invariabili del discorso.

Per comporre proposizioni e periodi, ossia per esprimere il nostro pensiero, noi ci serviamo di parole: e non potremmo mai raggiungere un’espressione precisa, corretta se non conoscessimo la natura, la funzione, la forma delle parole di cui ci serviamo.
La parte della grammatica che studia la natura, la funzione, la forma, delle parole che compongono il nostro discorso si chiama morfologia (studio delle forme).

Le parole che possono mutare desinenza sono parti variabili del discorso e si distinguono in:


  • nomi, articoli, aggettivi, pronomi e verbi.


Le parole che non possono mutare desinenza sono parti invariabili del discorso e si distinguono in:


  • preposizioni, avverbi, congiunzioni, esclamazioni.



I nomi

Il nome o il sostantivo è la parte variabile del discorso che indica persone, animali, cose materiali e immateriali.

Ogni cosa ha il proprio nome. Spesso, anche le varie parti di cui può essere composta una cosa, hanno ciascuna il proprio nome. Conoscere i nomi delle cose e delle loro eventuali parti è la prima condizione per conoscere e poter usare la nostra lingua, per esprimerci chiaramente e farci chiaramente intendere dagli altri.


L’articolo

L’articolo è la parte variabile del discorso che si premette al nome per articolare il discorso e per conferire allo stesso nome un carattere di determinatezza o di indeterminatezza.


Gli aggettivi


Le parole che si aggiungono ai nomi per indicare le qualità delle persone, degli animali, delle cose, si dicono aggettivi qualificativi.


Non tutti gli aggettivi indicano qualità. Alcuni di essi servono per meglio determinare i nomi.


Es:

  • questa casa, quella casa: determinano la posizione di ciò che si nomina rispetto a colui che parla;

 

  • due case, sei case: determinano il numero delle case di cui stiamo parlando;

 

  • molte case, poche case: determinano la quantità, non esattamente definita, delle stesse case;

 

  • la mia casa, la tua casa: determinano il possessore dell’oggetto nominato.

Tali aggettivi si dicono appunto determinativi.

Nella proposizione, l’aggettivo può esercitare due funzioni logiche, e precisamente:


funzione attributiva
: quando accompagna un nome come suo attributo, e in questo caso partecipa della funzione logica del nome reggente;


funzione predicativa
: quando si unisce al verbo essere o ad altro verbo copulativo formando con esso un predicato nominale.


Il pronome

Il pronome è la parte variabile del discorso che sostituisce il nome per evitare ripetizioni inutili e sgradevoli. Il pronome esercita la stessa funzione del nome che esso sostituisce.

 
Immagine relativa alla pagina fan di facebook     Diventa nostro fan
    e seguici su facebook
      


Immagine relativa al canale twitter     Segui il nostro
    canale
Twitter
Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario