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I Carmina, i Pastoralia, Epigrammata



I Carmina
comprende da 15 composizioni encomiastiche di vario metro e celebrano gli Estensi in particolare Ercole, ed abbozzano una storia della casa Estense dalle origini fino a Niccolò III. Intento fondamentale dell’opera è quello di salutare il ritorno di Ercole d’Este (1462), richiamato in patria da Borso per succedergli. I primi tredici sono compresi tra il ’63 ed il ’64, gli ultimi due qualche tempo dopo. All’interno dei Carmina si ha:

- l’esaltazione di Ercole d’Este,

- fatti biografici dell’Ercole Estense,

- lodi di Borso,

- la storia della casa d’Este.

Tutta la poesia latina di Bembo ha goduto di scarsa fortuna presso i critici che in essa hanno visto solo i primi stentati esercizi scolastici del poeta. Nei versi Boiardo cerca una raffinatezza metrica soprattutto nei Carmina.

Sia sul piano metrico che lessicale, vi è il ricorso a fonti poco usuali, metri oraziani e catulliani; e la lingua più raffinata e letteraria è sostenuta da un lessico più colorito.

 

I Pastoralia


 
I Pastoralia sono quasi contemporanei ai Carmina e presentano caratteri di originalità nell’adesione al modello virgiliano. In quest’opera vi sono temi che Boiardo riprenderà nelle opere successive (Amore origine della civiltà). I Pastoralia contengono dieci ecloghe di 100 versi esatti l’una:

- cinque di argomento storico,

- cinque più strettamente pastorali.

Tutte di vicina imitazione virgiliana mantengono un tono personale rispetto al modello.

Vi è l’esaltazione del duca Ercole d’Este (ultime due ecloghe), e l’esaltazione dell’età dell’oro portata dai regni di Borso, Ercole e Sigismondo.

Boiardo si allontana da una letteratura decorosa, abbonda di citazioni a volte di autori poco noti, artifici retorici, e coloriture lessicali. Tutto ciò mostra la vasta e personale cultura classica di Bembo. Con i Pastoralia il periodo latino di Bembo sembra terminato. Due anni dopo invece compose gli Epigrammata opera composta da :

- otto epigrammi che narrano l’impresa della Vela (simbolo di Niccolò, figlio di Leonello) contro il Diamante (emblema di Ercole) esaltando Ercole sfuggito alla congiura;

- e trentuno distici in latino.
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