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Barocco (differenze tra Manierismo – Barocco)


 

Per definire gran parte dell’arte e della letteratura del ‘600 si usa il termine Barocco. Nel 18° secolo veniva impiegato per designare negativamente le forme bizzarre, irregolari e distorte.


Nella seconda metà dell’Ottocento si iniziò ad usare il termine non più in senso negativo, ma per indicare in senso positivo i caratteri dell’architettura del ‘600. Esso fu esteso anche alla letteratura e alla musica, per identificare un grande stile internazionale diffusosi in tutta Europa fino al ‘700 avanzato. Si giunse così a denominare età barocca tutta la civiltà del XVII secolo. Il Manierismo fu un fenomeno soprattutto cinquecentesco che in Italia si diffuse negli anni ’20 e ’30.


Il termine barocco fu usato per indicare un fenomeno soprattutto seicentesco, i cui primi segni sono individuabili negli ultimi decenni del ‘500 e fino al ‘700.

Comune al Barocco e al Manierismo è lo svolgimento degli schemi del Classicismo. Tra i maggiori studiosi del barocco italiano si ebbe Jean Rousset, che individuò nella maga Circe e nel pavone, le due figure esemplari del Barocco.

Circe simboleggiava la tendenza alla trasformazione incessante; mentre il pavone la tendenza a far mostra di sé.

Una differenza sostanziale tra Manierismo e Barocco consiste nel fatto che:

- il Manierismo fa emergere la scomposizione dei particolari;

- il Barocco tende a moltiplicarli.

L’arte barocca manifesta molta attenzione per le scoperte tecniche e scientifiche.
La natura barocca è rappresentata in maniera sontuosa ed ogni aspetto della realtà appare tramutabile e dinamico.

L’orrore, il deforme, il brutto non sono assunti in chiave comica, ma divengono elementi di un nuovo paradossale tipo di bellezza.

L’attenzione è rivolta alle forme più banali della quotidianità, allo squallore e alla volgarità, ai costumi, alle abitudini di vita, ai mestieri, agli abiti, agli oggetti e ai volti.

Lo sguardo si rivolge agli utensili usati ogni giorno, si esalta l’eroismo, la dignità, l’onore ed il lusso.
Tra le figure retoriche preferite dal barocca si ha la metafora che permette di tradurre ogni dinamismo nella scrittura.

Rifiutando l’uso normale della lingua, il barocco parte dall’idea che la poesia debba procurare piacere e meraviglia. Da ciò scaturisce il concettismo,metodo fondamentale del barocco, che attraverso l’uso dei concetti impreziosisce il linguaggio; mentre l’arguzia e l’acutezza rivelano sempre più il ruolo dell’ingegno che tende a colpire l’ascoltatore.
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