Il dolce stilnovo segna l’inizio della grande poesia italiana; fiorì a Bologna con Guinizelli e si sviluppò in Toscana soprattutto a Firenze. Fu una scuola poetica alla fine del Duecento Alcuni sostenitori affermarono che la nuova poesia tragga origine dalla ‘unione della teoria dell’amore ideale dei provenzali con i principi della filosofia scolastica; altri affermarono che essa sia creazione italiana e segni nei riguardi della precedente una vera rivoluzione. Lo stile interpretato come fedele espressione degli stati d’animo e dolce manifestazione dei sensi e degli stati d’animo. In realtà l’originalità dello stilnovo è da ricercarsi nell’espressione limpida e autentica, molto diversa da quella contorta e semibarbara della poesia anteriore. I poeti focalizzarono il loro interesse sul gusto, e nel sentire rappresentare le cose con determinate forme, toni e con versi dolci e leggiadri. Il nome della scuola risale ai famosi versi di Dante presenti nel canto XXIV vv. 49-62 del Purgatorio. Secondo i versi danteschi il carattere nuovo della poesia degli stilnovisti consisteva in un contenuto sentito veramente e nella corrispondenza perfetta tra ispirazione spontanea ed espressione. Lo stilnovo canta l’amore, considerato sentimento nobile ed elevato ma umano fiorisce nel cuore gentile e non in quello rozzo e meschino. L’idea della donna angelica e l’amore terreno sono la base degli stilnovisti. La donna appare come una figura evanescente, le cui qualità spirituali sono così alte da renderla un’idealità mistica che suscita gentilezza, emozione, virtù, pace e beatitudine. Alla donna sono prodigati onori quasi divini, e lei è considerata una creatura tra Dio e l’uomo. Negli stilnovisti si nota la tendenza a rendere convenzionale e artificiosa la poesia dell’amore, descrivono gli effetti, teorizzano la natura, e trattano i rapporti tra virtù e amore. I poeti indulgono nei loro componimenti a queste manie rivelando un sentimento sincero, leale, delicato e dolce, ed una lingua esclusivamente aristocratica. L’originalità dello stilnovo consisteva in un raffinamento musicale dello stile impiegato. Il tema poetico dominante è la contemplazione della bellezza femminile come mezzo per raggiungere Dio. Grazie allo stil novo il volgare toscano divenne la lingua utilizzata nella letteratura italiana. Tra i principali esponenti dello stilnovo si ricorda Guinizelli, Dante, Cino da Pistoia, Cavalcanti e Lapo Gianni.