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Composizione e revisione del poema eroico La Gerusalemme Liberata



In Tasso nacque l’idea di un poema sulla prima Crociata e sulla liberazione del Santo Sepolcro di Gerusalemme dagli infedeli.

Giovanissimo, Tasso scrisse un poema dedicato al duca di Urbino, Guidubaldo II della Rovere, il Gierusalemme. Lasciato in sospeso questo ambizioso progetto, Tasso preferì pubblicare un poema in ottave, il Rinaldo che narra la giovinezza del celebre paladino cugino di Orlando. La Gerusalemme liberata modellata sul poema di Trissino, l’Italia liberata dai Goti è dedicata ad Alfonso II. Essa raggiunse diversi strati di pubblico, venne apprezzata in tutta Europa, come il più affascinante risultato della letteratura italiana, modello di linguaggio eroico e sentimentale. Il grande successo della Gerusalemme liberata diede luogo ad una serie di ristampe. L’autore rimodellò situazione, schemi ed episodi richiamandosi all’Iliade di Omero e approntò un poema completamente diverso dal precedente col titolo di Gerusalemme conquistata dedicato a Cinzio Aldobrandini.

Gerusalemme liberata: Simboli e temi del poema

Il tema della crociata rispondeva ad aspirazioni sia religiosi che militari. L’assedio e la conquista di Gerusalemme da parte dei Crociati nel 1099 si presentava a Tasso come un evento che fondeva motivi bellici e religiosi. Il tema dava poi ampio spazio al “meraviglioso cristiano”, chiamando in causa interventi di Dio e degli angeli a favore dei Crociati. Nell’opera non si narra interamente la prima crociata, ma solo la fase finale dell’ingresso dei crociati in Palestina alla presa della città santa e del Santo Sepolcro, lazione ha in Gerusalemme il suo centro, proprio come Troia era il centro dell’azione dell’Iliade, modello a cui Tasso si ispirava. Nel poema le imprese, gli atti eroici, i desideri, e gli ostacoli, si alternano alle astuzie, agli inganni delle forze pagane; il protagonista dell’azione è l’esercito crociato. A Gerusalemme luogo sacro del desiderio dell’esercito cristiano, si sono insediate le forze del male, che spingono i cavalieri a errare, e ad allontanarsi dal loro obiettivo. Gli eroi dell’epica antica, si trasformano in personaggi travagliati da incertezze e contraddizioni. Ognuno dei grandi personaggi della Liberata contiene elementi autobiografici. Tra gli eroi cristiani spiccano il capitano Goffredo e due giovani di origine italiana, Rinaldo e Tancredi.

Il rigore di Goffredo è spesso insidiato dal dubbio, dalla difficoltà di prendere decisioni e di tenere unito un esercito come quello cristiano. Rinaldo è un eroe solare; che dopo essersi liberato dalla magia eroica di Armida, trova con facilità la via della purificazione, che gli permette di distruggere la selva infernale. In lui si concentrano gli aspetti più squallidi e positivi della tradizione cavalleresca. Figura malinconica è Tancredi, chiuso in un dramma interiore generato dall’amore per la guerriera pagana Clorinda. Tancredi, dopo un lungo duello, uccide l’amata Clorinda, scoprendo l’identità solo nel momento in cui la donna, in punto di morte, gli chiede di essere battezzata. Turbato dai propri fantasmi, Tancredi non riesce a vincere i malefici della selva. Clorinda si ricollega alla figura della donna-guerriera.
Armida innamoratasi del prigioniero Rinaldo e da lui abbandonato, cerca un’improbabile vendetta amorosa, fino a trasformarsi nel finale, in una debole e remissiva fanciulla, che Rinaldo accetta come sposa. In Emilia, il suo amore inconfessato per Tancredi si nutre a lungo di ricordi, attese, esitazioni e paure. Il suo desiderio più profondo è quello di assistere, proteggere e consolare l’eroe ferito.

Il paesaggio può essere dolcissimo o ambiguo, rassicurante o minaccioso. Tutte le prove di coraggio vengono a scontrarsi con le condizioni materiali, lo spazio e il clima. Lontani dalle disinvolte imprese dei cavalieri dei romanzi tradizionali: qui, le gesta eroiche sono segnate dallo sforzo, insidiate dall’orrore della morte. La religiosità di Tasso è animata da un’esigenza per il meraviglioso, identificabile nelle forze magiche sottese alla realtà visibile. La magia più presente è quella di tipo eroico, che si esprime attraverso molteplici figure seducenti, sirene che promettono felicità senza limiti. L’amore appare sempre nella Liberata, come qualcosa che nasconde gli oggetti del desiderio.
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