Parafrasi testuale e tematica dell’Infinito

Questa collina solitaria e questa siepe,

che m’impedisce la vista di tanta parte

dell’estremo orizzonte furono per me sempre care.

Ma mentre mi siedo, e osservo il paesaggio,

immagino spazi sconfinati oltre la siepe,

silenzi sovrumani ed una pace assoluta,

tanto che il cuore ne prova sgomento, paura.

E appena avverto il fruscìo del vento tra le fronde degli alberi,

io metto a confronto quel silenzio infinito con la voce del vento:

e mi vengono in mente l’eternità del tempo,

le età passate e quella vive e presente, con la sua armonia.

Così il mio pensiero si perde in questa immensità:

ma per me è dolce naufragare in questo mare.

Contenuto e temi principali dell’Infinito

In questa poesia realtà ed immaginazione si alternano e si confrontano. La percezione del paesaggio diviene presupposto di meditazione nel poeta, che riflette sul tema dell’infinito temporale e spaziale. Gli stati d’animo del poeta nascono in rapporto ad una realtà ed ad un ambiente reale, riconoscibile nel monte Tabor, collinetta che si erge vicino la casa di Leopardi, meta frequente delle camminate del poeta. Su quella collina tutto gli appare affabile e familiare: il fruscìo del vento, la siepe e gli alberi. In quest’ambientazione lo spirito del poeta si lascia trasportare da un lato: al sogno, all’osservazione e all’ammirazione, dall’altro, a pensieri angosciosi che sorgono nella sua mente. Afferrandosi alla realtà il poeta riesce a liberarsi dalla paura e a superare momenti di fragilità e di timore. Il poeta lotta contro la paura e si risveglia dal sogno; la gioia di vivere è una conquista dolorosa che mira a superare i limiti; la poesia si conclude come inizia, cioè con un sentimento di pace; al colle e alla siepe cari al poeta si aggiunge il dolce mare infinito che culla liberamente il poeta.